«Paura di invitare i miei genitori alla mia laurea? Non lo avrei mai pensato». Parla uno studente israeliano della Columbia

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Di Redazione «Potete venire a New York per celebrare la mia laurea, ma non vi porterò nel campus, ho scritto ai miei genitori all’inizio di questa settimana, la mattina dopo che i manifestanti hanno occupato l’Hamilton Hall della Columbia University. Da studente di discipline umanistiche, è sempre stato chiaro che essere israeliano non era, a dir poco, cool. Ma non è mai stato pericoloso, fino ad ora». (Mosaico-cem.it)

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A montarle in cerchio - almeno una decina - sono gli studenti e le studentesse al termine di un'assemblea pubblica organizzata dai collettivi e dalle organizzazioni studentesche il cui scopo era continuare a "costruire la mobilitazione universitaria". (Tiscali Notizie)

Le recenti manifestazioni alla Columbia University e in altre università hanno sollevato interrogativi sulla natura delle proteste studentesche negli Stati Uniti, perché, come stigmatizzato dalle forze di polizia, s’è chiaramente percepita la presenza di un’articolata filiera, di tipo organizzativo e ideologico, dietro le proteste. (L'HuffPost)

Le proteste che la guerra in Palestina sta causando si stanno espandendo sempre di più soprattutto nei campus universitari. Di fatto, la polizia olandese è intervenuta per fermare i manifestanti pro-Palestina all’Amsterdam Roeterseiland. (Il Giornale d'Italia)

Leggi tutta la notizia Alla Sapienza sono tornate le tende 'contro il genocidio'. (Virgilio)

Dopo settimane di proteste da parte degli studenti la Columbia University di New York ha annullato la cerimonia di laurea prevista il 15 maggio per l'intero campus dell'ateneo. Al suo posto ci saranno cerimonie più piccole nelle singole facoltà. (L'HuffPost)

Palestina, tornano le tende alla Sapienza 06 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)