La Ferrari riaccende i motori, ma con un progetto per tutelare la salute dei dipendenti

La Repubblica ECONOMIA

"Il progetto - spiegano alla Ferrari - è costituito da varie fasi.

Già perché “Back on Track” (“Torna in pista”) è nato in collaborazione con un pool di virologi ed esperti e patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, per combattere la diffusione del Covid-19.

Pertanto, in caso di positività al Covid-19 di un utente, i suoi contatti potranno essere ricostruiti dalla App.

"Con queste misure - concludono alla Ferrari - ci prendiamo cura della risorsa più preziosa, le nostre persone, facilitando un ritorno alla vita lavorativa il più possibile sicuro e sereno". (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

E’ già partito lo screening volontario a tappeto fra i dipendenti del Cavallino: test sierologici che appureranno se il personale della casa di Maranello è entrato in contatto col Covid-19 e se ha sviluppato gli anticorpi, in modo da poter programmare in sicurezza la ripartenza dell’attività, una volta che il governo avrà dato il via libera. (La Stampa)

Proprio in questi giorni, in virtù della donazione Ferrari, l'Ausl di Modena sta utilizzando queste tecnologie per alcuni pazienti positivi al virus con patologie neurologiche, ospitati all'interno delle Case Residenza Anziani della provincia. (Il Messaggero)

- MARANELLO, 08 APR - Ferrari presenta il suo piano di 'fase 2', per la ripartenza post emergenza sanitaria: il progetto 'Back on Track', 'Torna in pista', prevede tre fasi. Infine l'opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus. (Giornale di Sicilia)

Si chiama Back on Track ed è un progetto nato dalla collaborazione con un pool di virologi ed esperti. Tale screening porterà a definire un primo quadro dello stato sanitario della popolazione aziendale analizzata. (Autoappassionati.it)

I clienti Ferrari hanno così deciso di partecipare alla raccolta fondi Covid-19 e Ferrari ha scelto la strada di donare l’importo equivalente al singolo contributo, raddoppiando di fatto la cifra finale. (Autoappassionati.it)

Infine l'opportunità per ciascun collaboratore di servirsi di una app, con tracciamento dei contatti, per un supporto medico sanitario nel monitoraggio della sintomatologia del virus. Uno screening dei collaboratori Ferrari, su base volontaria, con esami del sangue. (La Gazzetta del Mezzogiorno)