Addio a Richard Serra, maestro del Minimalismo

Richard Serra aveva 85 anni. Le sue pareti inclinate di acciaio arrugginito, i blocchi monumentali e altre forme immense e imperscrutabili creavano ambienti che dovevano essere attraversati, o aggirati, per essere vissuti appieno a New York. L'artista statunitense Richard Serra, uno dei più grandi scultori della seconda metà del XX secolo, autore di opere in acciaio, ferro o piombo di grandi dimensioni per ambienti paesaggistici, urbani e architettonici site-specific, che ha ridefinito il Minimalismo, è morto ieri nella sua casa di Orient, nello stato di New York, all'età di 85 anni. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Spazi distorti creati da inattese pendenze o curvature davano alle sculture un sapore mistico capace di spiazzare il visitatore che, per apprezzarle a fondo, doveva attraversarle o camminarci vicino. Il mondo dell’arte dice addio a Richard Serra, gigante della scultura contemporanea celebre per i monumentali muri ricurvi di acciaio arrugginito che interagiscono con chi li ammira. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Materia, spazio, interazione. L’opera di Richard Serra ha impattato nello spazio e sul pubblico esplorando queste dimensioni. (ilmattino.it)

Indimenticabile. L’impatto è intenso. (Il Manifesto)

Il grande scultore è venuto a mancare e, ricevuta la notizia, immediatamente mi è tornata alla memoria questa sua realizzazione costituita di acciaio forgiato e dal peso di decine di tonnellate. Al centro della monumentale piazza del Plebiscito era stata inaugurata da pochi giorni una gigantesca Spirale di Richard Serra (2 novembre 1939 San Francisco - 26 marzo 2024 Orient). (L'HuffPost)

L'adolescente era a bordo di un'Opel Astra guidata da un 28enne finito in codice rosso all'ospedale Santissima Annunziata. (Tarantini Time Quotidiano)

Giganteschi totem nel deserto del Qatar, o muri che dividevano le piazze statunitensi, o i labirinti e le spirali: come quelli tuttora visitabile al Guggenheim di Bilbao, o al LACMA di Los Angeles, e quello che, nel 2003 e 2004, ha occupato il centro di piazza Plebiscito a Napoli. (Rivista Studio)