Autostrade: ultimatum del governo, proposta seria nel weekend oppure revoca

Rai News INTERNO

La mossa della famiglia Benetton porterebbe all'ingresso di uno o più soci forti in una posizione rilevante in termini di governance.

Ora abbiamo una scelta giuridica, ora bisogna avere i pareri legali: se ci sono gli estremi revochi, altrimenti proroghi.

Sulla gestione della rete autostradale italiana Autostrade: ultimatum del governo, proposta seria nel weekend oppure revoca Tre giorni di tempo per evitare una revoca storica. (Rai News)

Ne parlano anche altri media

Ponte Morandi. Il ‘rischio’ di un accordo tra il Mit e Autostrade. L’ultimatum di Conte evidentemente agita il Movimento 5 Stelle. Il premier Giuseppe Conte lancia l’ultimatum ad Autostrade: “Faccia una proposta o si completa il procedimento per la revoca delle concessioni”. (News Mondo)

Ultimatum del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad Aspi, dopo che la Consulta ha giudicato legittima l’esclusione del gruppo Benetton dalla ricostruzione del nuovo ponte di Genova. Il termine entro cui deve essere presentata l’offerta è “entro questo fine settimana”, spiega il presidente del Consiglio. (Il Riformista)

Se le società del gruppo Benetton continueranno per questa strada, a quanto si apprende, la procedura di risoluzione della concessione ad Aspi è inevitabile. Titolo Atlantia a picco. E’ terminato l’incontro al ministero dei Trasporti e vertici di Aspi sull’ipotesi di revoca delle concessioni. (Il Fatto Quotidiano)

Nei primi giorni di agosto, a quasi due anni dal crollo che causò 43 vittime, verrà inaugurato a Genova il nuovo ponte sul Polcevera. Nel rispetto delle famiglie e del dolore di una città, sarebbe preferibile non vi fosse un’altra inutile passerella. (Corriere della Sera)

Conte: "Decisione importante che porteremo in Cdm" leggi anche Ponte Genova, cosa succede e cosa farà il governo con Aspi Secondo Conte gli inadempimenti di Aspi "sono oggettivi, molteplici e conclamati. (Sky Tg24 )

E’ quanto anticipa il Sole 24 Ore scrivendo che i Benetton sono pronti a diluire la loro partecipazione, a patto che la discesa di Atlantia, controllata di Edizione (dei Benetton) e a sua volta primo azionista di Aspi con l’88% del capitale, “avvenga secondo uno schema preciso: innanzitutto mettendo in pista un aumento di capitale; inoltre che il socio o i soci che eventualmente faranno capolino nell’azionariato abbiano le spalle finanziariamente larghe e infine che ci sia piena condivisione rispetto all’ambizioso piano di investimenti da 14 miliardi messo a punto da Autostrade, o quantomeno che ci sia accordo unanime sulla necessità di dare una forte spinta agli interventi sulla rete”. (Finanzaonline.com)