La Pietà di Gaza. Quei corpi abbracciati e muti, simbolo di un dolore universale

La guerra non ha volto, non ha nome, non ha età. La guerra sono due corpi incastrati in un abbraccio che non è più possibile. Una donna viva che stringe a sé le spoglie di una bambina morta. Il bianco di un lenzuolo, il blu di un abito, le lacrime nascoste da un velo zafferano che copre anche i capelli. L’umana rappresentazione di un dolore muto, antico come il mondo, c… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mohammed ha avuto un figlio pochi giorni prima di quel 17 ottobre del 2023 quando, nell'ospedale di Khan Younis, nel (Inside Over)

World Press Photo 2024: i vincitori World Press Photo Story of the Year per la migliore storia: vinto da Lee-Ann Olwage con “Valim-babena” (TheMammoth'sReflex)

La donna ha la testa china sulla bambina, appoggiata sul braccio, piegata dal dolore struggente. Abbraccia la piccola quasi come se volesse proteggerla, tenerla con sé. (Famiglia Cristiana)

Tutte le foto che hanno vinto il World Press Photo 2024

Una figura di donna ripiegata su se stessa mentre abbraccia il corpo di una bimba avvolto in un telo bianco. Un grumo di dolore di cui non si distinguono né volti né lacrime, ma di cui è possibile percepire tutta l'umanità spezzata dalla guerra. (Elle)

E di queste – va sottolineato – diverse proprio nelle passate edizioni di questo “Oscar” del fotogiornalismo. Metto le mani avanti: la foto dell’anno 2024, ovvero quella che si è appena aggiudicata tale nomina da parte della giuria del World Press Photo, scattata a Gaza da Mohammed Salem, è intensa, iconica, e perfettamente – quanto tragicamente – “sul pezzo”. (Il Fatto Quotidiano)

La fotografia vincitrice del World Press Photo 2024 ritrae Inas Abu Maamar – una donna palestinese di 36 anni – che tiene in braccio il cadavere della nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme alla madre e alla sorella durante un attacco missilistico israeliano che ha colpito la loro casa a Khan Younis (Gaza) nel corso del conflitto israelo-palestinese inaspritosi a partire dal 7 ottobre 2023. (FOTO Cult)