Oggi il click day, servono 1.600 lavoratori: le aziende agricole cercano addetti stranieri

l'Adige ESTERI

TRENTO. Tutto pronto per il click day che, oggi, lunedì 25 marzo, permetterà alle aziende agricole del Trentino di rinforzare il numero degli addetti alle diverse raccolte previste nei prossimi mesi, con l'arrivo di manodopera extra-comunitaria. In totale, come confermato anche dal presidente della Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi, saranno un migliaio le aziende che parteciperanno all'appuntamento, per coprire la quota di circa 1.600 lavoratori. (l'Adige)

Se ne è parlato anche su altre testate

E’ il più corposo click day dell’anno e anche l’ultimo quello del 25 marzo. Riguarda il reclutamento di 89mila lavoratori extracomunitari stagionali nel settore agricolo e in quello turistico. (Sky Tg24 )

Anche se il Veneto, a fronte di tre click day, riuscirà a garantirsi circa 30 mila lavoratori non comunitari non potrà dirsi certo soddisfatto. Agricoltura e turismo in testa, visto che erano al centro della corsa alla re… (Il Mattino di Padova)

Tre i click day: il 18 marzo per i lavoratori subordinati non stagionale (243.883 le domande giunte); il 21 marzo per apolidi, rifugiati e assistenza familiare in ambito sociosanitario (112.440 domande); il 25 marzo per i lavoratori subordinati stagionali (332.724 domande). (Il Messaggero Veneto)

Una trentina le domande della sola Confagricoltura, mentre da Coldiretti sono arrivate diverse richieste per il vivaismo in provincia di Pordenone. Ieri si è svolto senza particolari problemi tecnici il click day per la richiesta di lavoratori extracomunitari stagionali per il 2024. (Il Messaggero Veneto)

) .000 le quote complessivamente previste dal provvedimento per l’ingresso in Italia di lavoratori non comunitari. (Stranieri in Italia)

Come previsto dall'ultimo decreto Flussi, oggi è il giorno del nuovo click day per l'accoglienza di 89.050 lavoratori stagionali extracomunitari in Italia. Il primo riguardava i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia, mentre il secondo era relativo agli ingressi inerenti gli altri lavoratori subordinati non stagionali. (ilmessaggero.it)