Decreto liquidità: 400 miliardi garantiti dallo Stato

6sicuro.it ECONOMIA

I prestiti verranno gestiti in maniera diversa a seconda dei destinatari: imprese medio-grandi, PMI, lavoratori autonomi e liberi professionisti.

Lo smobilizzo di risorse ammonta ad un totale di 400 miliardi di euro: 200 per chi opera nel mercato interno, 200 dedicati all’export.

Con il decreto liquidità, il governo interviene per garantire fino a 400 miliardi di euro in prestiti alle attività economiche, con diverse formule a seconda delle dimensioni aziendali. (6sicuro.it)

Ne parlano anche altre testate

“Abbiamo lavorato tutta questa notte al testo del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo mezzanotte, per poter inviare alle banche, già stamattina la circolare applicativa del decreto sulle misure per fornire liquidità alle imprese”. (il Fatto Nisseno)

Positivo il giudizio delle associazioni di catogoria al Dl imprese del governo. Il decreto liquidità rafforza anche il “golden power”, cioè le possibilità di intervento del Governo per difendere le aziende strategiche nazionali da possibili scalate ostili. (modenaindiretta.it)

Nel decreto c’è una grande linea che separa le piccole imprese, meglio le piccolissime, dalle altre. Il rischio più stringente è che i soldi alle imprese arrivino troppo tardi e dopo un calvario di domande, analisi dello stato di salute e scambi con le banche. (L'HuffPost)

Liquidità immediata. Conte ha parlato di una liquidità immediata di 400 miliardi di euro, nella fattispecie sotto forma di aiuti a tutte le imprese – sia piccole, sia grandi – e a tutte le attività che sono state obbligate alla chiusura per via dell’emergenza. (AostaSera)

Il decreto liquidità per sostenere il sistema produttivo da un lato punta a mettere il turbo ai prestiti alle imprese ma dall'altro non offre garanzie sui tempi di erogazione del credito. IL MECCANISMO. (Il Messaggero)

Poi un auspicio sulla destinazione delle risorse: «Vanno impiegate per risolvere le criticità che stiamo vivendo in questi giorni. Le risorse arriveranno ma resta il vulnus della burocrazia: questa la linea di Daniela Fumarola, segretario generale Cisl Puglia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)