Processo sulla morte dell'avvocato Corini, sorella assolta dall'accusa di omicidio

Sky Tg24 INTERNO

La donna, medico anestesista, era imputata per aver ucciso l'avvocato di vip e calciatori, malato terminale di cancro, con un'overdose di Midazolam, un sedativo. I fatti risalgono al 25 settembre 2015, nella casa di Ameglia, in provincia di La Spezia È stata assolta oggi dall'accusa di omicidio volontario Marzia Corini, medico anestesista, imputata per aver ucciso, il 25 settembre 2015, con un'overdose di Midazolam, un sedativo, il fratello Marco Corini, avvocato di vip e calciatori malato terminale di cancro, nella sua casa di Ameglia, in provincia di La Spezia. (Sky Tg24 )

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Deve essere giusto e uguale per tutti". Sono le prime parole di Marzia Corini, assolta dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano nel processo-bis per la morte, nel 2015, del fratello Marco Valerio. (Tiscali Notizie)

«Ringrazio tantissimo i miei avvocati per aver creduto in maniera così forte che alla fine avremmo avuto giustizia - ha commentato, a caldo, Corini al Dubbio -. È stata assolta dall’accusa di omicidio volontario Marzia Corini, medico anestesista, imputata per aver ucciso nel 2015 il fratello Marco Corini, avvocato di vip e calciatori, con un’overdose del sedativo Midazolam (Il Dubbio)

Assolta "perché il fatto non sussiste" Marzia Corini, l'anestesista di 59 anni accusata di aver ucciso, il 25 settembre del 2015 il fratello Marco Corini, noto avvocato e presidente dello Spezia Calcio, malato terminale di cancro, nella sua casa di Ameglia (La Spezia). (MilanoToday.it)

“Assolta perché il fatto non sussiste“. Così la prima sezione della Corte d’assise d’appello del tribunale di Milano ha stabilito, dopo un iter processuale lungo nove anni, che l’anestesista 59enne Marzia Corini non uccise il fratello malato terminale Marco Valerio con una dose di sedativo. (LAPRESSE)

Secondo le accuse la sorella, medico anestesista, nel 2015 gli avrebbe somministrato oppiacei in dosi massicce dopo averlo convinto a cambiare il testamento in suo favore: oggi l'assoluzione dopo 9 anni "perché il fatto non sussiste" (Fanpage.it)

Lo ha deciso la Corte d'Assise d'appello di Milano nel processo di secondo grado bis, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio l'assoluzione della Corte d'Assise d'appello di Genova, che aveva ribaltato la condanna di primo grado a 15 anni. (Corriere Milano)