Roberto Salis, 'a questo punto mi rivolgerò al Quirinale'

Gazzetta di Parma INTERNO

"A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. "Non so più cosa farne degli appelli al governo italiano", ha detto fra ancora Salis. "Oggi non ho ricevuto nessuna chiamata dalle istituzioni italiane. Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". Per il padre di Ilaria, "è inutile stare a discutere in un paese dove le leggi del diritto sono totalmente calpestate". (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altre testate

Ilaria Salis non ha ottenuto gli arresti domiciliari. " Oggi abbiamo avuto due violazioni importanti, Ilaria è stata riportata in tribunale con le catene e poi hanno rifiutato i domiciliari nonostante avessimo fatto tutto quello che ci aveva chiesto di fare il ministero della Giustizia ", ha dichiarato il padre dell'imputata in collegamento dall'aeroporto Budapest con Piazza Pulita su La7 (ilGiornale.it)

Una foto, in una cornice, piazzata da David Parenzo proprio al centro del tavolo intorno al quale sono seduti gli ospiti di L'aria che tira, su La7. (Liberoquotidiano.it)

Per Salis il governo italiano «può e deve fare qualcosa», almeno contro le catene che «non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario, mia figlia non deve essere trattata come un cane». Così Roberto Salis, padre di Ilaria, la donna di origini sarde a cui oggi sono stati negati i domiciliari in Ungheria. (L'Unione Sarda.it)

– Gabriele Marchesi non sarà trasferito in carcere in Ungheria. Lo ha deciso la Quinta Corte d'Appello di Milano (la sezione specializzata in procedure di estradizione) accogliendo la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser e dell'avvocato Mauro Straini, difensore del 23enne. (IL GIORNO)

Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. Significa che in 13 mesi il governo italiano non ha fatto nulla di concreto per sottrarla a condizioni inumane e degradanti. (Il Manifesto)

Lo ha deciso la Corte d'Appello di Milano, che ha accolto la richiesta della Procura generale e dei difensori basata tra gli altri elementi sul "principio di proporzionalità della pena" perché per il reato contestato il giovane rischia, in Ungheria, una condanna da 5 a 16 anni di carcere. (IL GIORNO)