Nordio, uso Ia per alcuni reati è un'aggravante

Nordio, uso Ia per alcuni reati è un'aggravante
IL GIORNO INTERNO

"Quando l'uso della IA è effettuato in modo insidioso costituisce aggravante specifica per tutta una serie di reati, come sostituzione di persona, rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi, truffa, frode informatica, riciclaggio, aggiotaggio. Per questi reati l'uso della IA costituisce una aggravante perché è un mezzo dannatamente insidioso e purtroppo efficace. Nessuno si illude che la norma penale costituisca un deterrente assoluto ma colma un vuoto di tutela". (IL GIORNO)

Su altre fonti

INTELLIGENZA ARTIFICIALE Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, con la previsione della richiesta alle Camere di sollecita calendarizzazione nel rispetto dei regolamenti dei due rami del Parlamento, un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. (Governo)

Una norma che cerca da un lato di spingere lo sviluppo nel nostro Paese della tecnologia che promette di cambiare tutto, su cui siamo già in ritardo, e dall’altro di ostacolarne gli usi distorti o criminosi. (la Repubblica)

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl Intelligenza Artificiale, con l’Italia che si candida a diventare il primo Paese europeo a legiferare sul tema. Oggi è stata anche confermata la dote economica annunciata dalla premier Giorgia Meloni a marzo scorso: un miliardo di euro, che mette l’Italia sul podio europeo dopo Germania e Francia in termini di impegno finanziario pubblico. (Adnkronos)

Conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri - la diretta

Dall’ingresso dell’Ia nei settori della giustizia e della sanità, all’accentramento della regia a Palazzo Chigi, il provvedimento declina il regolamento europeo AI Act lasciando l’uomo al centro di ogni processo decisionale. (Gazzetta del Sud)

E' una delle novità del ddl sull'Intelligenza Artificiale approvato in consiglio dei ministri resa nota dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Chiunque cagiona danno ingiusto inviando, cedendo o diffondendo senza consenso immagini, video o voci falsificate o alterate con sistemi di intelligenza artificiale idonei a ingannare verrà punito con una pena da 1 a 5 anni di carcere". (Tiscali Notizie)

In diretta da Palazzo Chigi, la conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri (dedicato all'intelligenza artificiale, alla tutela dei minori in affidamento e ad altri temi). Link Embed (Repubblica TV)