Renault verso taglio di 15.000 posti nel mondo

Yahoo Finanza ECONOMIA

La capacità di produzione nel mondo di Renault dovrebbe essere ridotta a 3,3 mln di veicoli contro 4 mln.

Renault si appresterebbe a tagliare 15 mila posti di lavoro nel mondo di cui circa 4.600 posti in Francia.

E' quanto riferiscono i media francesi mentre il piano di ristrutturazione del gruppo automobilistico francese dovrebbe essere ufficialmente reso noto domani.

Il piano intanto è stato presentato ai rappresentanti dei dipendenti. (Yahoo Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Le misure annunciate dal produttore francese sono solo le ultime di una settimana di fuoco per Renault e i suoi partner giapponesi Nissan e Mitsubishi. Attualmente, Renault impiega circa 180.000 persone a livello globale. (Il Sole 24 ORE)

Il gruppo ha accusato lo scorso anno la sua prima perdita netta in 10 anni. Inoltre, Renault prevede una “maggiore efficienza delle funzioni di supporto”. (L'HuffPost)

I punti del piano. Il dato più pesante riguarda il taglio sui posti di lavoro. È solo con un approccio collettivo e con il sostegno dei nostri partner dell’Alleanza che saremo in grado di raggiungere i nostri obiettivi e di rendere il Gruppo Renault protagonista dell’industria automotive dei prossimi anni. (Auto.it)

La Renault ha annunciato che continuerà la sua avventura in Formula 1 nonostante i recenti tagli imposti dalla crisi. “L'abbiamo detto pubblicamente e lo confermiamo anche ora, resteremo in Formula 1. (Motorsport.com Italia)

Renault taglierà quasi 15.000 posti di lavoro in tre anni come parte del suo piano per ridurre i costi fissi di oltre 2 miliardi di euro e far fronte alla crisi del settore automobilistico generata dalla pandemia da coronavirus. (Milano Finanza)

La Renault ha dichiarato che quasi 4.600 posti di lavoro saranno tagliati in Francia, oltre a più di 10mila nel resto del mondo. Jean-Dominique Senard, presidente del consiglio di amministrazione di Renault, ha dichiarato che «i cambiamenti previsti sono fondamentali per garantire la sostenibilità dell'azienda e il suo sviluppo a lungo termine». (La Stampa)