Direttiva case green, l'Italia fa il lifting al patrimonio immobiliare

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La direttiva case green, decisa dall’Unione Europea, potrebbe soppiantare nel 2024 quello che è stato il Superbonus nel 2023 per l’intera filiera delle costruzioni, complice l’età media molto alta del patrimonio immobiliare italiano. A dirlo sono i dati di Federcostruzioni, che sono stati resi noti oggi alla presentazione di Saie, La Fiera delle costruzioni progettazione, edilizia, impianti (9 – 12 Ottobre, BolognaFiere), che quest’anno avrà il titolo “Quale futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale”. (Economy Magazine)

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La legge ancora non c'è, e prima che arrivi potrebbero passare anche due anni. Ma nell'attesa che l'Italia recepisca la direttiva Ue sulle ristrutturazioni edilizie, meglio nota come direttiva "Case green", gli esperti del settore stanno cercando di fare i calcoli sull'impatto delle nuove norme sui proprietari di case italiani. (Today.it)

Il prossimo 12 aprile il provvedimento verrà ratificato dal Consiglio Ecofin, sarà poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e dopo venti giorni entrerà in vigore. Gli Stati Membri avranno tempo 24 mesi per recepirlo. (idealista.it/news)

Efficienza energetica al primo posto, ma con occhi puntati sul miglioramento della sicurezza sismica e antincendio. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Quanto costerà all’Italia adeguare il patrimonio edilizio esistente agli obiettivi della direttiva sulle “case green”? Sono in molti, tra addetti ai lavori e proprietari di immobili, a porsi questa domanda: secondo un nuovo studio Symbola-Cresme, realizzato per Assimpredil Ance e European Climate Foundation, gli investimenti necessari oscillano tra 170-320 miliardi di euro complessivi. (Qualenergia.it)

Un lavoro che getta le basi per una riflessione sulle possibili linee di intervento per l’attuazione in Italia della nuova direttiva Case verdi e sulle opportunità di medio-lungo periodo per il Paese in termini di riduzione della dipendenza energetica, potenziamento della filiera delle costruzioni e delle competenze e la riduzione della bolletta energetica delle famiglie, soprattutto quelle più fragili. (MilanoToday.it)

Infatti, se da un lato la Direttiva pone un forte accento sull’efficienza energetica e sul miglioramento delle prestazioni degli edifici, al contempo, però, pone una un’importante attenzione verso le tematiche di sicurezza, tra cui la sicurezza antincendio, che rappresenta un aspetto cruciale visto anche il rischio elettrico derivante dall’introduzione massiva delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. (Immobiliare.it)