Istat, Pil sceso dell’8,9% nel 2020

La Stampa ECONOMIA

Il dato segue il +0,3% registrato nel 2019.

Il debito pubblico è salito al 155,6% del Pil dal 134,6% del 2019, contro il 157% ipotizzato dall'esecutivo

Certo si tratta di una magra consolazione, ma va detto che il ministro Gualtieri, onore al merito, non ha mai dato stime farlocche» ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

L'Italia ha chiuso il 2020 con il Pil in calo dell'8,9% a causa del drammatico impatto della pandemia, appena meglio delle stime del governo (-9%). (La Stampa)

Su altri giornali

“La corsa dei listini dei carburanti alla pompa e delle quotazioni del petrolio ha influito negativamente sull’inflazione: non a caso i servizi relativi ai trasporti hanno subito un repentino aumento, con i prezzi che a febbraio crescono del +1% su base annua – prosegue Tanasi – Una inflazione dunque alterata dal caro-benzina che determina incrementi di spesa per le famiglie a fronte di consumi ancora fermi” (RagusaOggi)

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito negativamente alla dinamica del Pil per 7,8 punti percentuali. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -6,0% (+1,8% nel 2019), conclude l'Istat. (Adnkronos)

La lieve accelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente all’ulteriore attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,3% di gennaio a -3,6%) e all’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a +1,0%). (Gazzetta di Salerno)

In volume il Pil è diminuito dell’8,9%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito negativamente alla dinamica del Pil per 7,8 punti percentuali. (Gazzetta di Salerno)

Osservati speciali, ovviamente, PIL e debito, da sempre nel mirino degli analisti nel nostro Paese. Per quanto riguarda la pressione fiscale, il dato del 2020 è stato del 43,1% in termini di PIL, in aumento rispetto al 42,4% dell’anno precedente. (Money.it)

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito negativamente alla dinamica del Pil per 7,8 punti percentuali. Nel 2020 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.651.595 milioni di euro correnti, con una caduta del 7,8% rispetto all’anno precedente. (Il Domani d'Italia)