Tensione a Hong Kong, la polizia lancia gas lacrimogeni contro i manifestanti

La Stampa ESTERI

Cresce la tensione a Hong Kong, dove gli attivisti pro-democrazia sono scesi in strada per protestare contro la legislazione cinese sulla sicurezza nazionale, accusata di infliggere un colpo letale all'autonomia dell'ex colonia.

Oggi la polizia ha sparato raffiche di gas lacrimogeni in un popolare quartiere commerciale della città, mentre centinaia di persone manifestavano in strada contro il progetto legislativo di Pechino (La Stampa)

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La legge, ha aggiunto Lam, andrà a colpire un numero ristretto di persone che la infrangono, e proteggerà la stragrande maggioranza di cittadini. «Nessun Paese lascerebbe difettosa una materia importante come la sicurezza nazionale. (La Provincia Pavese)

Una legge «pericolosa» - La nuova legge è fortemente osteggiata dalla popolazione del territorio autonomo del sudest asiatico, che la vede come una grande minaccia nei confronti della propria autonomia. (Ticinonline)

A partire da mezzogiorno, i dimostranti si sono raccolti nelle zone di Causeway Bay e di Wan Chai, bloccando diverse strade con barricate. Afp. La polizia di Hong Kong ha comunicato di aver arrestato almeno 120 persone oggi tra i dimostranti scesi in piazza per manifestazioni "non autorizzate". (Adnkronos)

Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi durante una conferenza stampa a margine dell'annuale sessione legislativa nazionale, citato dai media cinesi, a proposito della proposta di legge sulla sicurezza nazionale in discussione a Hong Kong. (Vatican News)

Ieri 200 figure politiche da tutto il mondo, inclusi 17 membri del Congresso degli Stati Uniti, hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale la proposta di legge viene definita “un attacco all’autonomia della città, allo stato di diritto e alle libertà fondamentali”. (Il Riformista)