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LA NOTIZIA INTERNO

I dati ci sono. Bisogna avere la volontà di leggerli fino in fondo. L’ultimo rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat confrontando i principali indicatori dell’Italia con quelli degli altri paesi europei ci dice ben altro rispetto alla narrazione del governo Meloni. Emergono non soltanto i bubboni del nostro Paese per quanto riguarda la sanità, l’ambiente, l’istruzione e il welfare in generale, ma il raffronto con l’Europa ci invita a ridimensionare gli entusiasmi per miracoli che esistono sono sulla carta, come quello della crescita dell’occupazione. (LA NOTIZIA)

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Secondo l’Istat, l’incidenza della povertà assoluta è in crescita dal 2019 al 2023, nonostante un incremento del reddito medio delle famiglie 🔊 Ascolta articolo (LiberoReporter)

Istat: migliora benessere italiani ma peggiorano indici clima e ambiente Benessere Italia, luci e ombre. L’Istat scatta la fotografia al paese. Cresce il reddito delle famiglie ma non si riduce il rischio povertà mentre 4 milioni e mezzo di italiani non riescono a curarsi. (TV2000)

Nel 2023 “prosegue l’aumento del numero di occupati tra i 20 e i 64 anni (+404.000 unità, +1,8% rispetto al 2022), sebbene con un lieve rallentamento rispetto all’anno precedente” ed il tasso di occupazione “raggiunge il 66,3% (+1,5 punti percentuali rispetto al 2022), superando di 2,7 punti percentuali quello del 2019”. (Esperia Tv)

Ancora una volta l’Istat ci conferma che il Reddito di cittadinanza ha evitato il deflagrare della povertà assoluta in Italia e che il venir meno ora del sussidio, per volontà delle destre al governo, rischia di portare nuovamente verso l’alto l’asticella delle famiglie e delle persone vulnerabili. (LA NOTIZIA)

Il sistema ha anche, e da tempo, una carenza di personale infermieristico, con una dotazione pari a 6,8 per mille abitanti nel 2022. Nel 2023 inoltre si registra un peggioramento dell'indicatore sulla fiducia nel personale sanitario negli ultimi 3 anni: il 20,1% dei cittadini ha assegnato un voto da 0 a 5 ai medici e il 21,3% all'altro personale sanitario; le percentuali sono massime nel Mezzogiorno (rispettivamente 24,2% 26,6%). (Tiscali Notizie)

Lo si legge nel Rapporto Istat sul Benessere equo e sostenibile (Bes) presentato questa mattina. (il Fatto Nisseno)