Aumento della povertà assoluta in Italia: l'analisi dell'Istat

L'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha recentemente rilasciato il suo rapporto Bes 2024, che mette in luce alcune preoccupanti tendenze socio-economiche in Italia. Tra le più rilevanti, l'aumento della povertà assoluta e la crescente sfiducia nel sistema sanitario nazionale.

Crisi del sistema sanitario nazionale

Il rapporto evidenzia una crisi nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN), dovuta principalmente alla carenza di personale medico e infermieristico. Nel 2022, la dotazione di personale infermieristico era di 6,8 per mille abitanti, un dato che sottolinea la grave carenza in questo settore. Inoltre, nel 2023 si è registrato un peggioramento della fiducia nel personale sanitario: il 20,1% dei cittadini ha assegnato un voto da 0 a 5 ai medici e il 21,3% all'altro personale sanitario. Queste percentuali sono massime nel Mezzogiorno, dove rispettivamente il 24,2% e il 26,6% dei cittadini ha espresso bassa fiducia nel personale sanitario.

Aumento della povertà assoluta

Un altro dato allarmante riguarda l'aumento della povertà assoluta in Italia. Nonostante una crescita del 14,9% del reddito disponibile lordo pro-capite nel 2023 rispetto al 2019, la povertà assoluta è aumentata di 2,2 punti percentuali, raggiungendo il 9,8%. Il Reddito di Cittadinanza, introdotto in passato, aveva contribuito a ridurre la povertà, ma i nuovi strumenti di sostegno al reddito escludono la metà dei richiedenti, causando un aumento della povertà.

Partecipazione al lavoro in Trentino e Veneto

Nonostante le sfide, ci sono anche buone notizie. Il rapporto Istat mostra che Trentino e Veneto hanno i tassi più bassi di mancata partecipazione al lavoro, con solo il 7% della popolazione che non partecipa al mercato del lavoro. Questo dato è un segnale positivo per l'economia di queste regioni e per l'Italia nel suo complesso.

Il rapporto Istat Bes 2024 evidenzia la necessità di affrontare le sfide socio-economiche in Italia, in particolare l'aumento della povertà assoluta e la crisi del sistema sanitario nazionale. Allo stesso tempo, evidenzia le opportunità di crescita e sviluppo in regioni come Trentino e Veneto.

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