La dichiarazione integrativa non è causa di estinzione del giudizio

Ipsoa ECONOMIA

In particolare, i giudici di appello dichiaravano la cessazione della materia del contendere sul presupposto della mera presentazione da parte del contribuente, della dichiarazione integrativa relativa agli importi contenuti negli avvisi di accertamento impugnati.

Gli atti venivano immediatamente impugnati innanzi alle Commissioni tributarie competenti che, in primo grado ne rigettavano le doglianze, ma in secondo grado accoglievano l’impugnazione presentata. (Ipsoa)

Ne parlano anche altri media

Bonus ristrutturazione, niente agevolazione per l'abbattimento di barriere sensoriali. Ci sono casi in cui invece non si ha diritto al bonus fiscale. Bonus ristrutturazione, cosa succede se si possiede un edificio. (Today)

La CTR Puglia, accogliendo l’appello del contribuente, ha stabilito che l’avviso di accertamento non si può fondare sull’automatica rettifica del reddito di partecipazione del socio a fronte di una non definitiva variazione del reddito, contestata alla società ed oggetto di contenzioso. (Commercialista Telematico)

La semplificazione annunciata dal presidente Conte come prossimo passo del Governo dopo il varo Decreto Rilancio passa per il Fisco. Castelli spiega che questo lavoro servirà a «ripulire il corpo normativo, creando un testo unico anche per spostare l’ottica dallo Stato centrale alla tutela del contribuente; questo sarà l’obiettivo prioritario». (La Legge per Tutti)

L’Agenzia delle Entrate affronta alcuni casi particolari nell’ambito dell’applicazione dei bonus in edilizia legati a lavori di efficientamento (ecobonus), riduzione del sismo sismico (sismabonus) e recupero del patrimonio edilizio (bonus ristrutturazioni). (PMI.it)

L’Agenzia delle Entrate negli scorsi giorni ha chiarito quelle che sono le novità più rilevanti che riguardano il bonus ristrutturazione casa. L’utilizzo delle rimanenti rate del bonus ristrutturazione su beni divisi per successione è, dunque, possibile. (Proiezioni di Borsa)

190/2 del 17/02/2020, secondo cui, il contribuente non è tenuto alla conservazione delle scritture contabili a tempo indeterminato. D’altronde, “potendo l’amministrazione procedere all’accertamento nei termini del D. (Commercialista Telematico)