Tennis, a Napoli torna l'ombra delle scommesse

Avvenire SPORT

La denuncia del giocatore Brancaccio ripropone il lato oscuro di uno sport: la facilità di truccare i match e gli scarsi guadagni dei tennisti di basso livello tra le cause di un sistema a rischio (Avvenire)

Ne parlano anche altre testate

È diventata un caso la denuncia di Raul Brancaccio dopo l'eliminazione dall'Atp 125 di Napoli di insulti e minacce da parte di frange di tifosi sugli spalti durante la partita disputata e persa contro il francese Herbert. (Corriere)

Raul Brancaccio, 26 anni, è salito gli onori della cronaca perché, nonostante sia di Torre del Greco, è stato fischiato durante il torneo che si sta tenendo a Napoli. Il tennista ne ha parlato al Corriere del Mezzogiorno: "Sono l’unico campano nel ranking del tennis e giocare a Napoli era un mio obiettivo e ci tenevo in modo particolare. (Tutto Napoli)

"Situazione insostenibile presso la Casa Circondariale di Taranto, dovuta a una grave carenza di personale che minaccia la sicurezza dell'istituto e viola i diritti del personale di Polizia Penitenziaria". (Tarantini Time Quotidiano)

Sempre secondo quanto riportato dall’Agenzia, il capitano degli azzurri Filippo Volandri ha chiamato il ragazzo e gli ha espresso la sua vicinanza anche a nome della Federazione in quanto responsabile del settore tecnico maschile. (SPORTFACE.IT)

Il tennista di Torre del Greco ha parlato al Corriere del Mezzogiorno dopo lo sfogo di ieri che ha avuto sui social in merito agli insulti ricevuti dagli spalti del torneo di tennis di Napoli. (AreaNapoli.it)

Non solo Raul Brancaccio, preso di mira a Napoli da alcuni tifosi scommettitori presenti sugli spalti, minacciato di morte dopo aver battuto il suo avversario. Tra i primi a denunciare sui social nei mesi scorsi c’è stato il tennista torinese Andrea Vavassori. (Torino Cronaca)