Proteste pro Palestina, cosa sta succedendo nelle università americane

Proteste pro Palestina, cosa sta succedendo nelle università americane
Elle ESTERI

Da una parte difendere il diritto legittimo al dissenso e dare voce ai diritti del popolo palestinese, dall'altra evitare che le proteste degenerino in un'ondata di antisemitismo che rievoca la peggiore stagione del secolo scorso. Negli Stati Uniti dove continuano le proteste degli studenti pro Palestina nelle università non è facile mantenersi in equilibrio tra queste due istanze, tanto più che il rischio di infiltrazioni di persone esterne agli atenei è altissimo e alcune realtà come la Columbia University hanno deciso di chiudere gli accessi a chi non ha il badge (Elle)

La notizia riportata su altri media

Gruppi di attivisti pro-palestinesi hanno occupato venerdì un edificio dell'università Paris institute of political studies, meglio conosciuta come Sciences Po, il prestigioso ateneo che forma la classe dirigente francese. (Il Sole 24 ORE)

”Era una protesta pacifica, fatta a suon di rap con giochi, canti e balli”, ma lei ”l’ha trasformata in un inferno”. (Adnkronos) – E’ stata una ”reazione folle” quella della rettrice della Columbia University, Nemat Shafik, di chiamare la polizia per rimuovere la manifestazione studentesca contro Israele. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Decine di persone sono state arrestate negli ultimi giorni negli Stati Uniti durante le proteste degli studenti universitari contro la guerra a Gaza e il sostegno finanziario e militare a Israele. Scontri anche a Roma, Parigi e Berlino Di Euronews (Euronews Italiano)

«I sionisti dovrebbero morire»: è un caso il video di uno dei leader della protesta alla Columbia University

Roma, 26 apr. Le proteste universitarie di questi giorni sono un segno della forza della democrazia negli Stati Uniti: lo dice il segretario di Stato Antony Blinken in conferenza stampa da Pechino. (il Dolomiti)

Gruppi di attivisti pro-palestinesi hanno occupato venerdì un edificio dell’università Paris institute of political studies, meglio conosciuta come Sciences Po, il prestigioso ateneo che forma la classe dirigente francese. (LAPRESSE)

Nel Livestream su Instagram, Khymani aggiungeva: «I sionisti come tutti i suprematisti bianchi non dovrebbero esistere perché uccidono persone vulnerabili e impediscono al mondo di progredire», e «Mi sento molto a mio agio nel dire che (i sionisti) dovrebbero morire». (Corriere della Sera)