Editoriale | Le illusioni sui numeri

Corriere della Sera ECONOMIA

Dobbiamo però essere consapevoli che i numeri su cui si basa la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza non sono più realistici.

Un coordinamento di fatto — anche se non formalizzato –—tra politica monetaria e politica fiscale.

La buona notizia è che il piano, il ministro Speranza – perlomeno stando alle informazioni pubblicate venerdì da questo giornale - ce l’ha.

Questo comporta chiari programmi per il Recovery Fund e un piano per la sanità da finanziare subito con il Mes. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Al punto che “in assenza di un significativo peggioramento dei costi di finanziamento, l’Italia pagherà meno in termini di costo del debito quest’anno e nel 2021-2023 di quanto abbia pagato nel 2019″. Ma avverte anche che “la ripresa dei contagi in Italia e fra i suoi partner commerciali “comportano rischi al ribasso per queste stime”. (Il Fatto Quotidiano)

Serve invece gradualità e, soprattutto, vanno implementati gli ammortizzatori e tutti gli strumenti che ci consentono di affrontare questo momento». Il Pil faticherà a risalire ma la salute complessiva del Paese, pur tra mille difficoltà e incognite, si sta stabilizzando. (La Stampa)

A metà mese ha collocato triennali con rendimento negativo e, per la prima volta nella storia, a cedola zero. - Il debito pubblico italiano, proiettato verso il 158% del Pil, si è presentato all'appuntamento con la pagella di S&P col vento in poppa. (la Repubblica)

I perché dei nostri lettori. “ Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. Pago le notizie perché non siano pagate da altri per me che cerco di capire il mondo attraverso opinioni autorevoli e informazioni complete e il più possibile obiettive. (La Stampa)

(Teleborsa) -mantenere, a BBB, e rivede l'outlook da negativo a stabile.Secondo l'agenzia di rating ilitaliano non tornerà ai livelli del 2019 sino al 2023. "Allo stesso tempo, l'agenzia di rating ha valutato con favore la decisione di utilizzare a pieno gli strumenti messi a disposizione dal, al quale l'Italia ha dato un contributo sostanziale sin dalla sua ideazione. (Teleborsa)

"S&P ha citato anche il supporto in arrivo da parte del recovery fund, pari a fino al 12,5% del pil nei prossimi 4 anni". S&P Global Ratings ha spiegato che "la pandemia ha colpito duramente l'economia italiana; secondo le nostre proiezioni, il pil non tornerà ai livelli del 2019 fino al 2023. (Milano Finanza)