Il Brent torna sotto 40 dollari per i dubbi sui tagli alla produzione

Milano Finanza ECONOMIA

Il cartello ha deciso ad aprile di ridurre la produzione di 9,7 milioni di barili al giorno per via del crollo dei prezzi del petrolio a causa del forte calo della domanda mondiale di greggio per colpa della pandemia di coronavirus.

Prezzi del petrolio in calo stamattina, in controtendenza rispetto al rialzo delle ultime sedute, per le preoccupazioni del mercato sulla capacità dei maggiori produttori di trovare un compromesso sulla spinosa questione della proroga dei tagli alla produzione. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 03 giu - I prezzi del petrolio ha ridotto le perdite, ma rimangono in calo, dopo un ribasso inatteso delle scorte Usa. Il petrolio che prima del dato veniva scambiato a 36,77 dollari adesso cede lo 0,4% a 36,65 dollari al barile. (Il Sole 24 ORE)

E alcuni operatori dello shale, tra cui EOG Resources e Parsley Energy, hanno appena annunciato un parziale ripristino dell’attività estrattiva. Le ultime indiscrezioni hanno fatto vacillare la convinzione che l’Opec Plus manterrà gli attuali tetti di produzione anche dopo il 1° luglio. (Il Sole 24 ORE)

Il greggio Wti è a 36,22 dollari al barile, in aumento di 80 centesimi. (askanews) - Quotazioni in crescita per il petrolio. (Yahoo Finanza)

Il prezzo del petrolio ha imboccato nuovamente la via del ribasso sulla scia delle ultime notizie riguardanti la prossima riunione dell’OPEC+. A quanto pare la tanto attesa riunione potrebbe essere addirittura cancellata. (Money.it)

Pressioni sul fronte dell'offerta potrebbero anche arrivare dalla ripresa della produzione di shale oil negli Stati Uniti. Il future luglio sul Wti punta ai 38 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent supera i 40 dollari al barile, ai massimi dal 6 marzo. (Il Sole 24 ORE)

Mercati Ancora rally a Piazza Affari, Petrolio brent sopra i 40 dollari. Condividi. di Fabrizio Patti Le riaperture che avvengono nel mondo spingono i mercati. Sotto la parità Nexi, Amplifon, Moncler e Tim, con cali entro il punto percentuale. (Rai News)