Una lunga lista di nomi da decifrare: “Proteggono Messina Denaro”. Si scava negli affari

Itaca Notizie INTERNO

Sono ancora in pieno svolgimento le indagini sulla copiosissima documentazione che ha visto Matteo Messina Denaro protetto anche dopo la morte. La documentazione, affermano i pm di Palermo, deve essere in parte ancora decifrata. Dopo Andrea Bonafede, il medico Alfonso Tumbarello, “l’autista” Giovanni Luppino e i suoi figli Vincenzo e Antonio, Laura Bonafede e la figlia Martina Gentile, Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Lanceri, la sorella Rosalia Messina Denaro e gli ultimi tre arresti, ovvero quelli dell’architetto Massimo Gentile (marito di Laura Bonafede), del tecnico radiologo dell’ospedale “Abele Ajello” Cosimo Leone e del bracciante agricolo Leonardo Gulotta, ci sono altri nomi, complici del boss castelvetranese arrestato il 16 gennaio 2023. (Itaca Notizie)

Su altre fonti

A coordinare le verifiche sul responsabile dei procedimenti relativi al servizio lavori pubblici del Comune di Limbiate saranno per il momento i pm del II di… (La Provincia Pavese)

Il fantasma di Castelvetrano sarebbe stato presente, invece, sul territorio. Si spostava con le auto intestate a insospettabili, si affidava ai suoi fedelissimi nel territorio, e faceva da paciere. Cosa nostra colpita più volte in pochi mesi da diverse operazioni antimafia. (Tp24)

Il pool di pm che indaga sui reati contro la pubblica amministrazione della Procura di Milano effettuerà approfondimenti sull’architetto Massimo Gentile, arrestato ieri in un’inchiesta della Dda di Palermo con l’accusa di associazione mafiosa per aver prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro e per aver acquistato per conto del capomafia una moto. (Giornale di Sicilia)

Ha respinto invece le accuse Leonardo Gulotta, l’operaio accusato di concorso esterno in associazione mafiosa che avrebbe messo a disposizione del capomafia la sua utenza telefonica. (Grandangolo Agrigento)

Si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia Massimo Gentile, l’architetto arrestato mercoledì perché ritenuto fiancheggiatore del boss Matteo Messina Denaro. (IL GIORNO)

Massimo Gentile, l'architetto che ha prestato l'identità al boss Matteo Messina Denaro, fa scena muta. Davanti al Gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che si è svolto in videoconferenza. (Tp24)