Protezione post mortem per Messina Denaro: un'indagine in corso

Matteo Messina Denaro, noto boss mafioso, continua a godere di protezione nonostante la sua morte. Le indagini sulla vasta documentazione che sostiene questa affermazione sono ancora in corso. Secondo i pubblici ministeri di Palermo, parte della documentazione deve ancora essere decifrata.

Arresti e complici

Tra gli individui coinvolti ci sono Andrea Bonafede, il medico Alfonso Tumbarello, Giovanni Luppino e i suoi figli Vincenzo e Antonio, Laura Bonafede e la figlia Martina Gentile, Emanuele Bonafede e la moglie Lorena Lanceri, la sorella Rosalia Messina Denaro. Gli ultimi arresti includono l'architetto Massimo Gentile, marito di Laura Bonafede, il tecnico radiologo dell'ospedale "Abele Ajello" Cosimo Leone e il bracciante agricolo Leonardo Gulotta. Questi individui sono considerati complici del boss arrestato il 16 gennaio 2023.

Difesa di Gulotta

Leonardo Gulotta, 31 anni, bracciante agricolo recentemente arrestato, respinge tutte le accuse. Davanti al gip di Palermo, Gulotta afferma di non conoscere la vera identità di Matteo Messina Denaro. Con Gulotta sono stati arrestati anche l'architetto Massimo Gentile e il tecnico radiologo Cosimo Leone.

Indagini in corso

Le indagini sulla vasta documentazione, interamente cifrata per le parti di interesse mafioso o connesse alle reti di protezione costruite dal latitante, sono ancora in corso. Queste reti di protezione sono state utilizzate da Messina Denaro con allarmante facilità. Secondo i pubblici ministeri di Palermo, Messina Denaro è stato "venerato e protetto anche dopo la sua morte".

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