La denuncia del Pd: Giorgetti varerà una manovra correttiva lacrime e sangue dopo le Europee (di L. Bianco)

L'HuffPost ECONOMIA

Tra autonomia differenziata senza livelli essenziali delle prestazioni, il Pnrr in parte definanziato e di sempre più difficile attuazione, un Superbonus senza controllo e, da ultimo, un Def senza indicazione sul futuro di misure quali il taglio del cuneo fiscale e la riduzione dell’Irpef, il governo “sta fuggendo dalle responsabilità” di politica economica e si appresta a varare, dopo le europee, “manovre”, al plurale, perché di sicuro non ce ne sarà solo una, dato che l’indebitamento previsto dal Tesoro è già stato smentito dall’Istat. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

(Adnkronos) – Si è svolto a Palermo il convegno ‘Zes unica: una grande opportunità per il Mezzogiorno?’, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia e dedicato al dibattito sulle opportunità di sviluppo e le criticità della riforma sulla Zona economica speciale unica. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Riflettori sulla legge Sabatini: “Rifinanziarla al più presto, si rischia di dover sospendere l'accoglimento delle domande” (CorCom)

Ferrari in audizione: “Nessuna certezza per le buste paga dei lavoratori, per la Sanità che sta implodendo, per il rinnovo dei Ccnl dei dipendenti pubblici, sulla Previdenza, sulle politiche industriali” (Avanti Online)

Il Pd contesta "fortemente" sia il decreto Pnrr che il Def e annuncia battaglia in aula. Lo ha detto il capogruppo al Senato Francesco Boccia, al termine di una conferenza stampa. (il Dolomiti)

Roma, 23 apr. - Il Pd contesta "fortemente" sia il decreto Pnrr che il Def e annuncia battaglia in aula. Lo ha detto il capogruppo al Senato Francesco Boccia, al termine di una conferenza stampa. "Ci apprestiamo a votare due provvedimenti che contestiamo fortemente: il Pnrr - che ha all'interno misure che non c'entrano nulla col Pnrr - e il Def che è trasparente, invisibile". (Il Sole 24 ORE)

“Secondo il Governo – dice Gennari – il Pil a fine 2024 dovrebbe crescere dell’1%, ma gli studi di Confcommercio solitamente molto precisi ci dicono che invece potrebbe essere dello 0,9%. Sulla carta la differenza dello 0,1% potrebbe risultare insignificante, ma non è così. (IlGiunco.net)