La strana sincronia tra il "World Mosquito Program" e il boom di dengue in Brasile

L'INDIPENDENTE SALUTE

Modificare, manipolare e progettare letteralmente la natura per contrastare le malattie e salvare milioni di vite: è quanto si propone di fare – sulla carta – il World Mosquito Program (WMP), il programma finanziato tra gli altri dalla Bill & Melinda Gates Foundation che produce zanzare geneticamente modificate in laboratorio rilasciandone milioni nei centri abitati, soprattutto in Sudamerica e in Asia, con il fine di combattere e diminuire le infezioni come dengue, Zika e chikungunya trasmesse da alcuni tipi di zanzare. (L'INDIPENDENTE)

La notizia riportata su altri media

Il Brasile ha raggiunto un triste record superando i 3 milioni di casi di dengue, quasi il doppio rispetto all’intero anno precedente, come riportato dai dati forniti dal Ministero della Salute. Al momento, il Paese ha registrato un totale di 3.062.181 probabili infezioni secondo il Pannello di monitoraggio degli arbovirus del Ministero, con un tasso di incidenza di 1.508 casi ogni 100mila abitanti, segnando così un nuovo record nella storia della nazione verdeoro. (MeteoWeb)

Il Brasile ha superato la soglia dei 3 milioni di casi di dengue nel 2024, quasi il doppio del numero registrato nell'intero 2023, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute. (Alto Adige)

Secondo i dati forniti dalle autorità brasiliane nel Paese il tasso di contagio è pari a 1.508 infezioni per 100mila abitanti. L’Organizzazione Panamericana della Sanità prevede che in Brasile si concentrerà l’80% dei casi registrati in America Latina. (TeleAmbiente TV)

Cronaca (Sky Tg24 )

Il Sudamerica è alle prese con un’estesa epidemia di dengue, senza precedenti. Perché se è vero che la malattia è endemica nell’area, e che l’incidenza è aumentata negli ultimi decenni, il 2024 è già da record. (WIRED Italia)

La malattia, che in realtà esiste in quattro differenti livelli di gravità, viene trasmessa attraverso la puntura delle zanzare e, come altre patologie infettive, può arrivare nel nostro territorio se importata dalle aree calde tropicali, specie dall’America latina e dall’Asia equatoriale. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)