Processo Corini, Marzia assolta dopo 9 anni: "Tutto un sistema da cambiare"

La Gazzetta di Mantova INTERNO

Processo Corini, Marzia assolta dopo 9 anni: "Tutto un sistema da cambiare" "Il primo pensiero e' che questo sistema e' sbagliato, non si puo' prendere la vita di una persona per nove anni e farle patire le pene dell'inferno. Penso a chi che non si puo' permettere una difesa come questa. Quelle persone come fanno? Questo sistema ha bisogno di essere cambiato dalle fondamenta. Deve essere giusto e uguale per tutti". (La Gazzetta di Mantova)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Assolta perché il fatto non sussiste“. Così la prima sezione della Corte d’assise d’appello del tribunale di Milano ha stabilito, dopo un iter processuale lungo nove anni, che l’anestesista 59enne Marzia Corini non uccise il fratello malato terminale Marco Valerio con una dose di sedativo. (LAPRESSE)

"Il primo pensiero e' che questo sistema e' sbagliato, non si puo' prendere la vita di una persona per nove anni e farle patire le pene dell'inferno. Penso a chi che non si puo' permettere una difesa come questa. (Tiscali Notizie)

Marco Valerio Corini, malato terminale di cancro, era l'avvocato di Buffon. (Fanpage.it)

È stata assolta dall'accusa di omicidio volontario «perché il fatto non sussiste» Marzia Corini, medico anestesista, imputata per aver ucciso, il 25 settembre 2015, con un'overdose di Midazolam, un sedativo, il fratello Marco Corini, avvocato di vip e calciatori e che era malato terminale di cancro, nella sua casa di Ameglia, in provincia di La Spezia. (Corriere Milano)

Assolta "perché il fatto non sussiste" Marzia Corini, l'anestesista di 59 anni accusata di aver ucciso, il 25 settembre del 2015 il fratello Marco Corini, noto avvocato e presidente dello Spezia Calcio, malato terminale di cancro, nella sua casa di Ameglia (La Spezia). (MilanoToday.it)

«Ringrazio tantissimo i miei avvocati per aver creduto in maniera così forte che alla fine avremmo avuto giustizia - ha commentato, a caldo, Corini al Dubbio -. A deciderlo è stata la Corte d’Assise d’appello di Milano, dove il processo era tornato dopo un annullamento con rinvio da parte della Cassazione. (Il Dubbio)