Per Confindustria l'economia andrà ancora meglio del previsto

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

Inoltre, è improbabile che tutto l'extra risparmio del 2020 possa riaffluire al consumo nel 2021 e nel 2022".

Perciò, lo scenario Csc prevede "consumi privati ancora molto sotto i livelli pre-crisi anche nel 2022 (-3,7% rispetto al 2019)"

Ripartono i consumi. Riparte la spesa delle famiglie italiane ma resterà ancora molto sotto i livelli pre-crisi anche nel 2022.

"Nella seconda meta' del 2021 e poi nel 2022, come già in primavera - sottolinea Confindustria - si prevede un recupero della spesa delle famiglie soprattutto in servizi. (AGI - Agenzia Italia)

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Dall’altro, invece, l’export di servizi non è più atteso ripartire quest’anno, ma solo nel 2022, rimanendo molto sotto i livelli pre-crisi Sono queste le previsioni del Centro Studi di Confindustria (CSC), raccolte all’interno del rapporto “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?”. (Innovation Post)

Il Pil corretto al rialzo, la corsa degli investimenti, l’export a livelli record, per una volta l’Italia è un caso positivo ma ora deve fare i conti con le incognite del caro-energia e della penuria di semiconduttori e di chip (la Repubblica)

«Il Fondo monetario (Fmi) — ricorda de Bortoli — stima un aumento dei prezzi a fine anno del 4,3 per cento negli Usa e del 2,2 nell’Eurozona. L’aumento del costo della vita, inesistente per anni, riporta a galla timori di stagflazione, il caro vita con l’economia ferma. (Corriere della Sera)

Inoltre la manovro, «nello spirito del messaggio lanciato dal Presidente del Consiglio Draghi» all’assemblea degli industriali, non deve prevedere «nuove tasse». Per l’economia italiana è più vicino il traguardo di un ritorno sui livelli precedenti lo shock Covid. (Giornale di Sicilia)

Mi riferisco anche alle cosiddette plastic e sugar tax: non è questo il momento di creare altre difficoltà alle imprese”. “Nello spirito del messaggio che ha lanciato il presidente del Consiglio Draghi alla nostra assemblea - ha osservato - vorrei che non ci fossero nella prossima legge di bilancio nuove tasse. (L'HuffPost)

L’ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto, si è attestato a 697 milioni di euro, contro i 395 milioni del primo semestre del 2020 (+76%) Secondo i dati presentati da AIFI e PwC Deals, nel primo semestre 2021 crescono raccolta (+194%), investimenti (+142%) e disinvestimenti (+76%). (Sicilia Economia)