Torna il redditometro, il Mef avvia il confronto sul decreto: ecco su cosa si baserà

Salernonotizie.it ECONOMIA

Peccato che se in una famiglia nessuno fuma e sono astemi, le spese siano pari a zero“. Lo stesso Dona conclude: “Per abbigliamento e calzature si spendono 87,98 euro al mese, pari a 1055,76 euro all’anno.

Sono previste, tra l’altro, 55 diverse tipologie di famiglie tipo. L’obiettivo del decreto è quello di riavviare questo strumento per risalire in modo presuntivo ai redditi dei contribuenti persone-fisiche. (Salernonotizie.it)

Su altre fonti

Si vuole fornire una fotografia nitida della reale capacità contributiva delle famiglie in modo da far scattare i controlli veri e propri solo in presenza di certi scostamento Come specificato dall'art 1 della bozza con il decreto è individuato il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base del quale può essere fondata la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche. (Fiscoetasse)

Si ritiene quindi che la predisposizione del decreto MEF (atto dovuto in ottemperanza a una norma di legge) sia del tutto avulso rispetto all’avvio, nell’imminente futuro, di tali controlli. In conclusione. (Ipsoa)

Se il reddito dichiarato dal contribuente non è in linea con i parametri stabiliti dallo Stato, l’Agenzia delle Entrate invierà subito gli accertamenti fiscali, chiamando gli italiani a giustificare i loro acquisti e il loro modo di vivere. (L'agone)

Il Governo vuole riproporre il famigerato redditometro tramite una riforma urgente chiesta da Ernesto Maria Ruffini direttore dell’Agenzia delle Entrate. Rispetto al passato il fisco ha oggi molti più strumenti per sottoporre ai raggi x gli italiani. (la VOCE del TRENTINO)

Autore: Redazione. Nel 2021 sta per tornare il redditometro? Tra le spese considerate nel redditometro 2021 ci sono quelle per il mutuo, l'affitto di casa, per il mezzo di trasporto come l'automobile, ma anche quelle per la pay tv, per le bollette o per l'istruzione dei figli. (idealista.it/news)

In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate può valutare elementi di capacità contributiva diversi da quelli riportati nella tabella A, qualora siano disponibili dati relativi ad altre voci di spesa sostenute dal contribuente. (PMI.it)