Rischio truffa superbonus 110%: allerta false mail dell’Agenzia delle Entrate

QuiFinanza ECONOMIA

Agenzia delle Entrate, allerta false mail: la truffa sul superbonus 110%. I funzionari del Fisco spiegano in una nota che il messaggio fraudolento appare inviato dal mittente “Gli organi dell’Agenzia delle Entrate” e firmato da “Ufficio Comunicazioni della Direzione nazionale Agenzia delle Entrate“.

Si tratta soltanto di una delle ultime frodi tramite phishing operate utilizzando illecitamente le intestazioni del Fisco. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Come comportarsi per garantire la propria sicurezza informatica. Alcune email che stanno circolando in queste ore, per esempio, indicano come mittente “[email protected]” e come oggetto “FROM THE OFFICE OF THE DIRECTOR”. (Alto Adige Innovazione)

Subscribe to Notifications Opt-out from Notifications Looks like you have blocked notifications! Una misura, quella del Super Bonus 110 per cento, pensata per rilanciare il settore edilizio, consentendo pure a chi non avrebbe i mezzi economici necessari per farlo, di apportare delle migliorie alla relativa abitazione. (CCSNews)

Tali comunicazioni sono consultabili esclusivamente nel Cassetto fiscale, accessibile tramite l’area riservata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it. L’Agenzia, chiaramente, ne disconosce il contenuto ed invita gli utenti a cestinarli immediatamente senza aprire gli allegati. (InvestireOggi.it)

Si invitano tutti gli utenti a consultare le notizie sui siti di origine, diffidando da email, messaggi, news o pagine web che non siano direttamente verificabili rispetto alla fonte di provenienza. Si ricorda che le informazioni sulle prestazioni dell’Agenzia delle Entrate sono consultabili accedendo esclusivamente attraverso la barra degli strumenti sul portale www. (ATNews)

Queste e.mail, che contenevano in bella vista il logo dell’Agenzia, promettono rimborsi causa Covid e altri vantaggi ai cittadini che risponderanno alla mail includendo alcuni dati. (CheDonna.it)

Senza minimamente soffermarsi sulle oggettive difficoltà del momento e senza neppure accennare ad un atteggiamento di comprensione nei riguardi delle enormi difficoltà dei professionisti intermediari che si ammalano o che causa isolamento precauzionale non sono nella condizione di svolgere la loro attività, l’Agenzia delle Entrate non ravvisa che l’impedimento del professionista sia ascrivibile a causa di forza maggiore e che pertanto non ricorrano condizioni oggettive di assoluta impossibilità. (Sicilia Reporter)