Ennio Doris, il ritratto di un ottimista: si dimette da Mediolanum un self made man

Corriere della Sera ECONOMIA

In appena dieci anni, Doris arriva a capo di un gruppo di 700 persone.

La nascita e gli esordi. Sicuramente uno dei self made made man all’italiana.

Ennio Doris cresce in una umile famiglia veneta che gli insegna il valore del lavoro; da bimbo, ad esempio, aiutava il padre con il bestiame.

Da qui, l’idea di offrire ai clienti una consulenza finanziaria passo per passo, una visione fuori dagli schemi per l’Italia dell’epoca

Inizia giovanissimo la carriera lavorativa come venditore porta a porta per la Banca Antoniana. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da presidente onorario potrò essere ancora utile, facendo le cose che mi piacciono di più e dedicandomi anche alla famiglia Un'azienda delle dimensioni di Banca Mediolanum richiede molte attenzioni. (Finanzaonline.com)

Per 50 anni l'investimento azionario è stato penalizzato. Un'azienda delle dimensioni di Banca Mediolanum richiede molte attenzioni. (Finanzaonline.com)

Ennio Doris, dunque, ha deciso di fare un passo indietro nella Banca che lui stesso ha fondato. Il Cda e il collegio sindacale hanno proposto la nomina di Doris a presidente onorario“. (News Mondo)

Da presidente onorario potrò essere ancora utile, facendo le cose che mi piacciono di più e dedicandomi anche alla famiglia Così Ennio Doris in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui commenta anche la decisione di dimettersi dalla presidenza di Banca Mediolanum (Finanza.com)

E' stato lo stesso fondatore di Banca Mediolanum a spiegare la logica della sua scelta: "Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella banca". (la Repubblica)

Doris detiene 46.693.070 diritti di voto (pari al 6,29%), di cui 23.563.070 che riguardano azioni della banca in piena proprietà e 23.130.000 come usufruttuario. “Ho in mente tanti progetti per gli anni a venire, a cominciare dal proseguire sempre più nella direzione della restituzione a chi ne ha bisogno, ai più deboli e meno fortunati” (We Wealth)