La strage di Altavilla, Barreca conferma il massacro: «Passammo dalle preghiere alle torture»

Giornale di Sicilia INTERNO

Tutta la famiglia era piena di demoni e per questo dovevano pregare in modo da liberarsi da queste malefiche presenze. La situazione, però, sarebbe cambiata con l’ingresso nella loro vita di Sabrina Fina e Massimo Carandente: da quel momento in poi il livello della purificazione si sarebbe alzato fino a rendere necessarie le torture all’interno della villetta di Altavilla Milicia. Al suo avvocato Giancarlo Barracato, che ieri pomeriggio lo ha incontrato in carcere ai Pagliarelli, Giovanni Barreca ha confermato la partecipazione della coppia ai riti durante i quali sono morti la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni. (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri media

– foto | video Video in Evidenza X Strage a Palermo, il racconto delle parenti delle vittime Strage a Palermo, il racconto delle parenti delle vittime Chi sono Sabrina Fina e Massimo Carandente, i “Fratelli di Dio” complici di Giovanni Barreca – guarda LA CONFESSIONE - La giovane ha parlato con i pm all’interno dell’Istituto di detenzione minorile Malaspina di Palermo. (OGGI)

Non ha sconfessato quanto raccontato la prima volta alla procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna. Nel corso di un interrogatorio durato sei ore e svoltosi a Roma nell’istituto dove si trova rinchiusa non ha mostrato nessun pentimento la figlia di Giovanni Barreca, il muratore che insieme alla ragazza e due complici ha ucciso la moglie e due figli durante un esorcismo. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

L'interrogatorio si è tenuto nell'Istituto di detenzione minorile Malaspina di Palermo. (Adnkronos)

Un lungo confronto quello tra la ragazza di 17 anni detenuta nella sezione femminile dell’istituto penale per i minorenni di Roma e la procuratrice di Palermo. La figlia 17enne di Giovanni Barreca, nel corso di un interrogatorio durato sei ore, non ha sconfessato quanto raccontato la prima volta alla procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna e anzi sembra aver fornito ulteriori dettagli. (Quotidiano di Sicilia)

"Si faceva incatenare prima di dormire". (Fanpage.it)

Ci sarebbe stato una sorta di santone, un suggeritore finora rimasto nell’ombra che potrebbe avere svolto un ruolo a distanza sia nella fase della preparazione del massacro ma anche durante i momenti più cruenti del macabro rito al culmine del quale sono stati uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni. (Giornale di Sicilia)