Guerra in Medio oriente: raid e morti a Rafah, ma crescono le speranze di tregua. Diplomazia in pressing a Riad: “Accordo generoso, Hamas accetti”

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A Hamas è stata offerta «una proposta straordinariamente generosa» che dovrebbe cogliere in fretta prendendo «la decisione giusta». L'Occidente, con Usa e Gran Bretagna in testa, e diversi Stati arabi premono sulla fazione islamica perché accetti le richieste di Israele per poter raggiungere un accordo per lo scambio di prigionieri: l'intesa dovrebbe prevedere 40 giorni di tregua, il rilascio di «potenzialmente migliaia» di detenuti palestinesi dalle carceri israeliane e il ritorno degli sfollati al nord di Gaza, in cambio della liberazione di almeno 33 ostaggi israeliani (le donne, i feriti e gli anziani ancora nelle mani di Hamas). (La Stampa)

Su altri media

Israele spinge nelle mani di Hamas le sorti della popolazione della Striscia di Gaza ammassata a Rafah. (Il Fatto Quotidiano)

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, avrebbe approvato i piani finali per un'azione militare nel sud di Gaza, a Rafah, e nei campi... (Virgilio)

Medioriente, Israele aspetta la risposta di Hamas a proposta di cessate il fuoco 30 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. (Il Messaggero Veneto)

– Gli insediamenti israeliani illegali sono un ostacolo a una risoluzione pacifica e a una soluzione globale a due stati in Medio Oriente. Sono un ostacolo alla pace. (Agenzia askanews)

Israele prova a spingere nelle mani di Hamas le sorti della popolazione della Striscia di Gaza ammassata a Rafah, ma poi ci pensa il primo ministro, Benjamin Netanyahu, a irrompere nel dibattito e rischiare di sabotare una possibile intesa per una tregua. (Il Fatto Quotidiano)