Voto di scambio e corruzione, bufera sulla Lega in Regione Sicilia

il manifesto INTERNO

Si alza il livello degli scandali politico-giudiziari in Sicilia. Dopo Fdi, che è inciampata sull’inchiesta a Palermo per voto di scambio politico-mafioso, che ha portato in carcere un esponente locale della prima ora, Mimmo Russo, è toccato ieri alla Lega di Salvini. Ma questa volta l’asticella è più alta. Corruzione aggravata l’accusa della Procura di Catania nei confronti di Luca Sammartino, vice presidente della Regione e socio di maggioranza del Carroccio nell’Isola, il politico più potente in termini di consenso. (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

Affidamenti che si potrebbero fare anche direttamente, sotto la soglia dei 40mila euro per singolo professionista. Per i quali, però, si fa un bando pubblico. Il ruolo dell'ingegnere Paolo Di Loreto (Livesicilia.it)

Sammartino: "Sono estraneo alle accuse" (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il futuro politico dell’ormai ex assessore all’Agricoltura è appeso all’esito del ricorso al Tribunale del Riesame. Che normalmente valuta entro un paio di settimane la richiesta di revoca delle misure cautelari. (Giornale di Sicilia)

E afferma: “Ieri sera, benchè mi trovassi fuori sede per ragioni istituzionali, ho appreso che il Consiglio Comunale ha deciso di convocarmi, in una seduta a data da destinarsi, affinchè io relazioni sulle recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto soggetti a vario titolo legati al Comune di Agrigento. (Grandangolo Agrigento)

Luca Sammartino dice: «Ho risposto alle domande che mi sono state fatte e ritengo di avere chiarito ogni punto delle due contestazioni che mi vengono mosse». Esce sorridendo dal palazzo di giustizia di Catania, dopo tre ore di interrogatorio davanti alla gip Carla Aurora Valenti, che ha deciso la sua sospensione per un anno da tutte le cariche pubbliche ricoperte. (La Repubblica)

Destra, sinistra, centro diventano vaghe approssimazioni che non consentono di inquadrare né la persona né la sua storia. Un po’ come certi influencer, che sono famosi perché sono famosi, certi politici fanno politica perché fanno politica: non è rintracciabile una mezza idea del … (la Repubblica)