Lite Mentana-Gruber, La7 interviene: rispetto e gioco di squadra. I due conduttori rispondono (ecco cosa è successo)

Lite Mentana-Gruber, La7 interviene: rispetto e gioco di squadra. I due conduttori rispondono (ecco cosa è successo)

Roma, 8 mag. – La7, con una nota ufficiale, interviene per mettere pace in casa tra Lilli Gruber ed Enrico Mentana. E i due conduttori rispondono. Ecco cosa è successo.“La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco”, si legge in una nota dell’editore, che aggiunge: “Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un’Azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l’autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti” “Un’Azienda – rilancia la nota – che ha saputo negli anni mantenere e ampliare il livello di occupazione, risanarsi economicamente, e diventare un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo e culturale italiano”. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lilli Gruber l'aveva accusato di aver sforato di svariati minuti ("Benvenuti a 20.46 anziché a Otto e mezzo, l'incontinenza è una brutta cosa") e il direttore aveva già risposto per le rime, sollevando un polverone. (Liberoquotidiano.it)

Il direttore del tgLa7 è così tornato sulla questione in chiusura di trasmissione dopo la nota dell'azienda: "Ci scusiamo con tutti quelli che si possono essere sentiti toccati negativamente da questa polemica, che è nata però perché siamo stati accusati di qualcosa che non è vero. (Il Giornale d'Italia)

Gruber-Mentana, la lite in diretta. Lui: «Pronto a trarre le conseguenze»

Dopo essere stati richiamati all'ordine dall'editore, che ha invitato tutti a portare il massimo rispetto nei confronti dei colleghi, sia Gruber che Mentana hanno abbassato la cresta rientrando nei ranghi, dopo l'aut-aut del direttore. (ilGiornale.it)

«Se l'azienda non interviene trarrò le conclusioni e le dovute conseguenze». (Corriere della Sera)