Genova, scritte sui muri con minacce di morte al sindaco Bucci dopo corteo antifascista, indaga la Digos

Genova, scritte sui muri con minacce di morte al sindaco Bucci dopo corteo antifascista, indaga la Digos
Il Giornale d'Italia INTERNO

“Morte Bucci P38”, la scritta rivolta sindaco di Genova è comparsa il 25 aprile dopo il corteo di Genova Antifascista in centro città, in via Fiume, alla Foce. Una minaccia simile era già stato lasciata, nel 2021, su un muro nel quartiere di Oregina. Anche in quel caso c’era stato un riferimento agli “anni di piombo”. Sull'episodio sono in corso indagini da parte della Digos. Nella notte un’altra scritta, rimossa all’alba da Aster, è comparsa sulla facciata di Palazzo Ducale. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altre testate

Da piazza della Vittoria a piazza Matteotti un corteo lunghissimo, affollato di persone di tutte le età, dai banbini con le famiglie a Nanda Bertini, 102 anni in carrozzina, che ha voluto esserci comunque, la manifestazione del 25 aprile si è conclusa in piazza Matteotti con i saluti istituzionali e l'orazione di Sergio Cofferati (La Repubblica)

Ci vuole rispetto per tutti, viva il 25 aprile, viva Genova e viva l’Italia". "Siamo qui a dire che il futuro di Genova deve essere meraviglioso, ci vuole rispetto per la libertà di tutti. (Primocanale)

Le celebrazioni sono iniziate questa mattina alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e al campo dei Caduti Partigiani dove è stata celebrata una Santa Messa in suffragio. (www.comune.genova.it - le notizie in Comune)

Liguria: a Genova le celebrazioni per il 25 aprile, presidente Toti. “Nostra Costituzione si fonda sull’antifascismo. amiamo la pace nella libertà, nella giustizia e nei diritti di tutti”

“Oggi è una festa di pace ma non una pace qualunque. Mi risulta incredibile che qualcuno possa manifestare dalla parte di coloro che, in nome di una teocrazia o di una religione male interpretata, oggi sostengono chi nega alle donne ogni diritto, ritiene l’omosessualità un reato, l’esercizio di voto la mera conferma di quanto dettato dalla violenza delle milizie". (CittaDellaSpezia)

Il segretario dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa della Liguria è intervenuto a Casarza Ligure, in rappresentanza di Regione Liguria, alle celebrazioni per la Festa della Liberazione dal nazifascismo “Il 25 aprile 1945 – ha affermato Muzio nel suo intervento - segnò l’epilogo di un pezzo della nostra storia di cui la Resistenza fu protagonista: donne e uomini provenienti da storie, culture, estrazioni sociali le più diverse tra loro, ma che seppero unirsi e combattere insieme nel nome dell’ideale più grande, quello della libertà e della lotta al nazifascismo”. (Prima il Levante)

“La nostra Costituzione si fonda sull’antifascismo e nasce dalle forze politiche che, insieme agli Alleati, liberarono il Paese. Il 25 aprile è davvero la festa di tutti, perché ci ricorda che sulle montagne ci furono persone di tante culture politiche e di tanti pensieri diversi. (Imperiapost.it)