"Mps, no a negoziati e cessioni sotto ricatto"

LA NAZIONE ECONOMIA

Chi sostiene che sarebbe meglio far fallire Banca MPS non considera che sarebbe proprio lo Stato azionista a perdere di più.

Che chiede di fare massima attenzione alle ipotesi di fusione, evitare un negoziato sotto ricatto ed evitare commistionio tra politica, Fondazione e banca.

Qualcuno avverta il sindaco che proprio la commistione fra politica, Fondazione e banca ha indotto questo disastro".

Che chiede di fare massima attenzione alle ipotesi di fusione, evitare un negoziato sotto ricatto ed evitare commistionio tra politica, Fondazione e banca. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il testo completo del comunicato stampa è disponibile sul sito web dell’agenzia di rating (www. Tutti i rating di BMPS sono stati confermati, inclusi il Long-Term Issuer Rating a “B (high)”, il Long-Term Senior Debt a “B (high)” e il Long-Term Deposits a “BB (low)”. (Il Cittadino on line)

Il titolo non risente dell’intonazione negativa del mercato e di un taglio del target price da parte di Morgan Stanley. Azioni Mps positive questa mattina in Borsa nonostante l’intonazione negativa del mercato e il taglio del target price da parte di Morgan Stanley a 1,20 euro, al di sotto degli attuali corsi azionari. (Finanza Report)

L'importo dell'aumento intanto continua a crescere giorno dopo giorno nelle valutazioni degli osservatori anche in considerazione del peggioramento del quadro macro nel Paese con la seconda ondata di contagi. (Borsa Italiana)

Banca Mps, l’agenzia di valutazione finanziaria canadese DBRS ratings ha cambiato l’outlook di lungo termine in stabile da negativo. Tutti i rating di BMPS sono stati confermati, inclusi il Long-Term Issuer Rating a “B (high)”, il Long-Term Senior Debt a “B (high)” e il Long-Term Deposits a “BB (low)”. (RadioSienaTv)

Risultato: cresce l'aumento di capitale, sale l'esborso per i contribuenti.Da qualche settimana un grosso ventilatore si è acceso sul Monte dei Pasc... A soffiare in questa direzione società come Alken che ha chiesto 400 milioni. (La Verità)

Le azioni UniCredit cedono l’1,5% a 8,38 euro, mentre l’indice di settore lascia sul terreno l’1,2 per cento. Intorno alle 10:20 il titolo guadagna l’1% a 1,25, euro, dopo essere arrivata a guadagnare oltre il 2% in questa prima parte di seduta. (Il Cittadino on line)