Menarini investe a Sesto Fiorentino

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“Il nostro territorio si conferma capace di attrarre investimenti e competenze e si avvia sempre più a diventare un distretto della farmaceutica di livello nazionale” commenta il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi.

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Ne parlano anche altri giornali

Un nome che riassuma il coraggio, la volontà e il cuore dell’Italia che vuole rialzarsi e fare squadra nei momenti più difficili”. Menarini investe 150 milioni in Italia per il suo nuovo stabilimento, il più moderno e uno dei più grandi del gruppo, interrompendo la ricerca della localizzazione internazionale economicamente più attrattiva e privilegiando invece il nostro Paese. (Forbes Italia)

Sull'area ora sorgerà una fabbrica 4.0 di compresse (per patologie cardiovascolari, metabolismo, allergie) con un investimento stimato in 150 milioni. Attesi 250 nuovi posti di lavoro. (Il Sole 24 ORE)

“Per questo – aggiunge – sarà nostra cura orientarlo verso possibili forme di sostegno nazionali ed europee, oltre agli strumenti già a disposizione della Regione”. “La piattaforma di ricerca e produzione farmaceutica proposta dal gruppo rappresenta una sfida sia per il privato sia per il pubblico – spiega ancora Rossi -: reindustrializzare l’area ex-Longinotti comporta infatti la gestione di diverse complessità autorizzative e realizzative. (Stefano)

"Abbiamo preso una, condivisa con il CdA: privilegiare il nostro Paese, e farlo subito, con un investimento di 150 milioni che dia immediatamente un contributo all'economia e all'occupazione", hanno commentato, azionisti e membri del Board di Menarini. (Teleborsa)

Siamo soddisfatti che una realtà industriale assai importante come Menarini confermi la volontà di investire a Sesto". Numeri monstre, che impressionano positivamente, soprattutto in un periodo di crisi, quelli del polo produttivo da 40mila metri quadrati che la Menarini realizzerà a Sesto Fiorentino nell’area ex Longinotti, industria meccanica fallita nel 2006. (La Nazione)

"Da molti mesi - ricorda Aleotti - avevamo iniziato un confronto internazionale sulla possibile collocazione del nuovo stabilimento, necessario per sostenere la crescita del Gruppo. Quella di investire in Italia è stata una scelta di cuore, maturata durante la pandemia di Covid-19. (Adnkronos)