Qual è il pericolo “sociale” della direttiva casa green

Nicola Porro INTERNO

La direttiva sulla casa green approvata pochi giorni fa a Bruxelles è l’ennesima dimostrazione dell’invadenza dell’Unione europea nelle politiche dei singoli Stati e soprattutto di un attacco senza precedenti alla proprietà privata e alla libertà di disporre del proprio patrimonio come meglio si crede. Un unicum per un sistema politico che si dichiara democratico e liberale. Apparirà incredibile per molti, il capitalismo e lo sviluppo da esso generato sono il miglior antidoto all’inquinamento. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri media

Per le case green si prospetta un calendario lungo trent’anni, dal 2020 al 2050. Che coinvolgerà l’energia solare, le fonti fossili, il building automation, i sistemi di controllo dell’illuminazione e, ovviamente, la riqualificazione di immobili residenziali e non residenziali. (Energia Oltre)

Giornata della Terra: l'evento che ogni anno mobilita un miliardo di persone per la salvaguardia del Pianeta Terra. - Earth Day Giornata (mondiale) della Terra (Rinnovabili)

Qualche primo adempimento è previsto già nel 2024: gli edifici non residenziali dovranno dotarsi di sistemi di automazione e controllo per impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione con una potenza nominale utile superiore a 290 kW. (24+)

I costi delle case green

Parliamo di case: sta per arrivare un salasso per i proprietari di case fino a 60.000 euro a testa, un 43% circa di valore del patrimonio immobiliare italiano a rischio. Stiamo parlando di 5 milioni di edifici del nostro paese e di un adeguamento delle caldaie a gas che potrebbe arrivare a costare fino a 16 mila euro in più rispetto a quelle attuali. (Radio Radio)

Sei anni per garantire che siamo sulla strada della neutralità climatica. (HDblog)

Non capisco la mia casa comperata con i sacrifici miei e dei miei famigliari, e l'auto che uso poco e per me và bene per l'uso che ne faccio, ma si rendono conto quanto mi viene a costare tutto questo, vedremo quanti lo faranno. (Gazzetta di Parma)