Francesca Michielin, Marlene Kuntz e Mannarino: a Taranto il primo maggio “contro i tempi bui”

Musica si ma combattente, dissidente e indipendente. A sostegno della libertà e contro la paura di essere liberi in un periodo "buio" dove "chi si oppone viene censurato o manganellato". Viene descritta così dagli organizzatori l'edizione 2024 di Uno maggio libero e pensante, il concertone che il prossimo primo maggio si terrà a Taranto e che taglia il traguardo numero undici. Più di un decennio trascorso tra musica e diritti da rivendicare o proteggere. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Non di solo Primo Maggio a Roma vivono i lavoratori (e le lavoratrici). È dal 2013 che il Parco Archeologico delle Mura Greche della città pugliese ospita questo grande evento canoro la cui direzione artistica è affidata al cantautore Diodato, al musicista Roy Paci e all'attore e regista Michele Riondino. (WIRED Italia)

Anche Taranto avrà il suo concertone. «In un momento buio come quello che stiamo vivendo – dichiarano i tre direttori artistici -, Uno Maggio Taranto vuole essere più che mai un grido di resistenza, presenza civica, vicinanza ai movimenti che lottano ogni giorno». (bari.corriere.it)

Il Primo Maggio 2024 a Taranto è la giornata su cui tenere accesi i riflettori su tutto quanto sta accadendo da troppi anni al mondo del lavoro: forti incertezze, bassi salari, potere di acquisto eroso dall’inflazione, mancati rinnovi dei CCNL, precarietà diffusa e sfruttamento, soprattutto per i più giovani. (puglialive.net)

Annunciata la scaletta e tra gli ospiti spiccano Francesca Michielin, Serena Brancale e Mannarino. (Fanpage.it)

"La drammatica carenza di personale, conseguenza di un lungo periodo di blocco del turn over va necessariamente superata con l’adozione di un piano straordinario di assunzioni per sopperire a pesanti carichi di lavoro che stanno gravando operatrici e operatori della sanità, già mortificati economicamente e professionalmente. (Taranto Buonasera)

È un ex lavoratore dell’Ilva, a Taranto. Dobbiamo pensare ai lavoratori”. (il Dolomiti)