Asset allocation obbligazioni cinesi: ecco le ragioni per essere positivi

Bluerating.com ECONOMIA

Dopo la rapida riapertura post-Covid, l’economia cinese ha mostrato alcuni segnali di miglioramento. Soprattutto il settore dei servizi ha registrato una netta ripresa rispetto all’anno precedente e anche i mercati immobiliari hanno registrato una certa stabilizzazione, con una ripresa sia dei volumi di vendita sia dei prezzi delle transazioni. I dati macroeconomici cinesi di quest’anno sono stati però complessivamente deludenti, soprattutto se si considera che il primo trimestre del 2023 avrebbe dovuto realizzare la forte domanda repressa a causa delle chiusure del 2022. (Bluerating.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per un mercato, quello dell'azionario cinese, che a inizio anno sembrava a tutti l'opportunità del 2023. Secondo quanto riportato da Vito Lops per Il Sole24Ore, nei primi mesi del 2023 la Cina avrebbe visto i listini prima salire e poi scendere di una quota - il 20% - che ha finito con l'azzerare i guadagni. (SoldiOnline.it)

La tanto pronosticata ripresa del mercato azionario in Cina stenta a materializzarsi e la fiducia dei piccoli investitori locali sta venendo meno. Il mercato azionario della Cina viaggia sui valori di inizio anno o persino inferiori, frenato dalla scarsa propensione al rischio dei piccoli investitori locali. (Borse.it)

In un contesto economico estremamente complesso come quello attuale delle borse occidentali, alcuni esperti ritenevano che la Cina potesse essere un Paese interessante in cui investire, capace di contribuire al riequilibrio economico globale. (Money.it)

Mercati travolti dalla Cina oggi: il dragone sta trascinando le Borse in rosso dopo nuovi dati macroeconomici poco convincenti sulla tanto attesa crescita dopo il blocco Covid. (Money.it)

Il dollaro statunitense, invece, si è rafforzato negli scambi asiatici grazie alla debolezza dei dati cinesi, che ha fatto aumentare la domanda di beni rifugio. L’indice del dollaro e i futures sul dollaro hanno guadagnato circa lo 0,2% ciascuno, scambiando vicino ai massimi di 10 settimane toccati lunedì (Periodico Daily)

I dati dipingono una perdita di slancio, condita dal crescente rischio di deflazione, il mostro opposto (e per certi versi peggiore) di quell’inflazione “appiccicosa” che stanno fronteggiando Stati Uniti ed Eurozona (Il Sole 24 ORE)