Peste suina, in Emilia-Romagna già 150 carcasse di cinghiali positive. “Drammatico rischio di ricadute su imprese e occupazione"

Peste suina, in Emilia-Romagna già 150 carcasse di cinghiali positive. “Drammatico rischio di ricadute su imprese e occupazione
La Repubblica INTERNO

Finora in Emilia-Romagna sono state rinvenute 150 carcasse di cinghiali positive al virus. Le conseguenze economiche per la diffusione della peste suina ci sono già: l'export è bloccato verso Giappone, Cina, Corea del Sud e Taiwan, mentre in altri paesi ci sono limiti e si esportano solo mortadella e prosciutto cotto o, come negli Usa, solo prosciutto crudo a lunga stagionatura che inattiva il virus. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Vertice d'emergenza: ieri il presidente della Provincia Andrea Massari ha convocato tutti i sindaci del territorio della Provincia per un incontro di aggiornamento sui recenti sviluppi della diffusione dell'infezione da peste suina nel nostro territorio. (Gazzetta di Parma)

È la conseguenza dell’ennesima carcassa di cinghiale affetto da PSA, peste suina africana, trovata questa volta a pochi chilometri da Langhirano. Quello che si temeva è accaduto. (Gambero Rosso)

Uno scopo che si conta di raggiungere grazie alla collaborazione dei cacciatori, abilitati come bioregolatori, o, in estrema ratio attivando le forze militari, già in via di addestramento. L'esercito, spiega il direttore regionale del Servizio prevenzione, sicurezza alimentare, sanità pubblica e veterinaria, Manlio Palei, sarà infatti coinvolto "solo se i cacciatori non riusciranno a collaborare". (BigHunter)

La peste suina minaccia il prosciutto di Parma: "Bisogna abbattere i cinghiali"

Rischiamo l’azzeramento del comparto e un pesantissimo danno reputazionale». «La peste suina africana è arrivata alle porte di Langhirano, nel distretto del prosciutto di Parma, e ancora il governo squaderna lo stesso elenco di misure che in due anni non hanno portato risultati. (varesenews.it)

Parma — «Siamo chiari: quello che sta succedendo va trattato come un’emergenza, altrimenti non ne usciamo». Il direttore del Consorzio Prosciutto di Parma, Stefano Fanti, lo dice senza mezzi termini: «La preoccupazione c’è, la paura per la peste suina qui è forte». (la Repubblica)

La peste suina mette a serio rischio la produzione del prosciutto di Parma. (Sky Tg24 )