Vaccini: poche dosi, domani a Potenza stop Pfizer e Moderna

La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

Le vaccinazioni «riprenderanno regolarmente già nella giornata di mercoledì 12 maggio».

Potenza - A causa «di una condizione di insufficienza temporanea», l’Azienda sanitaria di Potenza (Asp) ha comunicato che «esclusivamente nella giornata di domani, 11 maggio, le somministrazioni dei vaccini Pfizer e Moderna sono sospese su tutti i punti vaccinali dell’Asp».

L’ufficio stampa ha specificato che «alle persone coinvolte sarà a stretto giro comunicata la modalità ed i tempi di recupero della prenotazione» e che «proseguiranno normalmente invece le somministrazioni per i soggetti che avrebbero ricevuto il vaccino Vaxzivria (AstraZeneca), ossia la classe d’età tra i 60 e i 79 anni». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altre fonti

Cifre decisamente sotto la media che a pieno regime si è sempre attesta tra le 4mila e le 5mila somministrazioni ogni 24 ore La tempistica sarà rimodulata per tutti: in questo momento i due vaccini a rna messaggero vengono somministrati a fragili, disabili, accompagnatori e loro conviventi. (Irpinia TV)

Il servizio di Aurora Fiorenza Domani nell'Isola arriveranno 160 mila dosi di Pfizer. (TGS)

La campagna vaccinale si allarga con l'inclusione dei Medici di Medicina Generale che riceveranno, nei prossimi giorni, 6000 dosi di Moderna per la vaccinazione dei caregiver e del personale scolastico non ancora vaccinato. (BolognaToday)

Dal 17 maggio potranno inoltre scaricare il proprio certificato vaccinale, documento che permette di muoversi tra regioni, anche arancioni e rosse senza effettuare tamponi. •Innanzitutto, chi è già stato vaccino, entrando nell'area personale attraverso tessera sanitaria, potrà vedere tutto il suo percorso, ovvero: data di preadesione e di vaccinazione 1° dose e quindi della 2° dose, vaccino somministrato e lotto. (L'Eco del Chisone)

Uno dei temi caldi in questi giorni è capire quando è necessario effettuare la seconda dose del vaccino. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione». (La Stampa)

Share Pin 49 Condivisioni. La casa farmaceutica interviene dopo la decisione di alcune Regioni di posticipare il richiamo per la seconda dose da 3 a 5 settimane. (BaraondaNews)