Obbligazioni record, Eni chiude prima l’offerta

QuiFinanza ECONOMIA

Successo per le nuove obbligazioni Eni. L'offerta è andata così bene che il Gruppo è stato costretto a chiuderla in anticipo. La data dello stop doveva essere il 3 febbraio, e invece, per via grazie della grande domanda da parte degli investitori italiani, è arrivata prima del previsto, il 20 gennaio. Emissione record per le obbligazioni Eni legate alla sostenibilità La domanda complessiva è stata di oltre 10 miliardi di euro, con richieste pervenute da oltre 300mila investitori, registrando il record italiano per una emissione obbligazionaria corporate single tranche destinata al retail. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra) A fronte di un’offerta di 1 miliardo di euro sono arrivate richieste per 10 miliardi. (Econopoly)

Sono stati oltre 300mila gli investitori individuali italiani che si sono messi in fila per comprare la prima obbligazione "sostenibile" e dedicata al retail dall'Eni. (la Repubblica)

Il bond Eni da record, che ha ricevuto richieste da parte di oltre 309.000 piccoli sottoscrittori per 10 miliardi di euro, è stato assegnato anche al suo amministratore delegato, Claudio Descalzi (Milano Finanza)

Che ha fame di rendimenti, come dimostra la carta collocata dall’Eni al 4,3%, andata a ruba. Dei 24mila miliardi di obbligazioni in euro scambiate sul mercato solo l’1% è destinato al retail. (Milano Finanza)

Domanda record per il green bond con cedola al 4,30% emesso dal gruppo Eni per un ammontare nominale di 2 miliardi di euro. I piccoli risparmiatori sono corsi a sottoscrivere il bond dal tasso allettante e una buona liquidabilità sul mercato anche perché questo tipo di offerta è rara. (La Stampa)

Ecco quali emissioni offrono cedole altrettanto interessanti Che ha fame di rendimenti, come dimostra la carta collocata dall’Eni al 4,3%, andata a ruba. (Milano Finanza)