I veleni delle correnti in Fondazione Crt:“Così si pensa solo alla propria poltrona”

La Stampa INTERNO

Chissà cosa avrà pensato Giovanni Quaglia, ex presidente della Fondazione Crt, quando ha saputo dello sgambetto teso dal Consiglio di indirizzo venerdì pomeriggio all’attuale presidente Fabrizio Palenzona. Sicuramente gli sarà tornato in mente lo scontro all’ultimo voto avuto con il banchiere alessandrino e la sensazione di avere di fronte un gruppo di consiglieri ingovernabili, divisi in corrent… (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Era già ai margini nel mondo Acri dove il suo tentativo di conquistare la leadership al posto di Francesco Profumo sulla base di un programma autoreferenziale, è stato respinto dalla rete di fondazioni che ha eletto Giovanni Azzone al vertice, forte del sostegno del padre nobile degli enti nati dalla legge Amato (Giuseppe Guzzetti), ma da venerdì scorso Fabrizio Palenzona traballa anche nel suo regno: la fondazione Crt (ilmessaggero.it)

Oggi è convocato il consiglio di amministrazione interrotto venerdì sera, quando il segretario generale Andrea Varese ha annunciato le sue dimissioni, dopo essersi sentito messo in minoranza dal consiglio stesso. (Torino Cronaca)

Dopo le tensioni che hanno portato al voto di sfiducia del consiglio d’amministrazione verso il segretario generale Andrea Varese - a cui è stato contestato di aver segnalato al Mef il caso del “patto occulto“ nel Consiglio d’indirizzo senza prima passare dal cda - i vertici dell’ente torneranno a riunirsi in serata (alle 19). (ilGiornale.it)

A margine del Derby della Madonnina, è arriva la decisione su un rinnovo di contratto: il calciatore non sarà a Milano la prossima stagione. (Spazio Inter)

Il consiglio d’amministrazione in programma lo scorso venerdì, che avrebbe dovuto decidere sui vertici di alcune società collegate all’ente, ha visto uno scontro frontale tra il segretario generale Andrea Varese e quattro consiglieri che si sarebbero detti pronti a votarne la sfiducia. (ilGiornale.it)

Restano fuori, per esempio, Enzo Ghigo, Gianfranco Morgando e Maria Luisa Coppa. A dimostrazione che non si tratta mai di una scienza esatta. (OssolaNews.it)