Lira turca allo sbando, per Mark Mobius una crisi valutaria toccherà presto anche altri paesi emergenti

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Un’analisi rilasciata la settimana scorsa dalla banca d’investimento Nomura ha indicato che i quattro mercati emergenti più a rischio di una crisi dei tassi di cambio sono Egitto, Romania, Turchia e Sri Lanka.

Mobius non ha specificato quali altri paesi sono vulnerabili a una crisi valutaria ma la buona notizia a suo dire è che dalla crisi finanziaria asiatica del 1997, molti mercati emergenti hanno preso in prestito di più nelle loro valute locali. (Finanzaonline.com)

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Anche l'Apple Store può essere indicatore di una situazione politico-economica ai limiti del collasso. Una volatilità talmente grave da aver portato diversi negozi online a bloccare le vendite dei propri prodotti. (HDblog)

La lira turca è in caduta libera. È relativamente facile spiegare perché la lira turca è crollata di oltre il 40% quest’anno e di oltre il 300% negli ultimi 15 anni. Ora, mentre la lira turca si è stabilizzata, alcuni analisti ritengono che la situazione potrebbe peggiorare presto. (Invezz)

“Lascia tutto e vieni in piazza!”. (Il Fatto Quotidiano)

Da inizio anno ha perso il 42% del valore. Il leader turco non ha nemmeno risparmiato attacchi a quanti criticano la politica economica impressa dal governo e dall’Akp (Partito di giustizia e sviluppo). (Corrispondenza romana)

Entro la fine dell’anno la Turchia potrebbe raggiungere una crescita a doppia cifra. Una previsione che potrebbe portare la Turchia a diventare l’Argentina dell’Egeo e costringere il paese a chiedere assistenza al Fondo monetario internazionale. (Domani)

Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia turca quest’anno crescerà del 9 per cento, ma il dato va confrontato con inflazione e svalutazione. Mariano Giustino – corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia – l’altro giorno ha riferito che in cinque ore il cambio con l’euro della lira turca è passato da 14 a 14,43 lire. (L'Opinione)