Credit Suisse e la crisi “social”

Wired Italia ECONOMIA

Le azioni della banca svizzera Credit Suisse hanno aperto la seduta di lunedì 3 ottobre in calo del 9% rispetto alla chiusura di venerdì 30 settembre. Si tratta di una conseguenza di diversi fattori, legati sia alla complessa situazione macroeconomica odierna che a specifici errori e scandali in cui la banca è stata coinvolta nel corso degli ultimi anni, che hanno diminuito la fiducia degli investitori. (Wired Italia)

Su altri giornali

Ora che i mercati non sono più spaventati dalla riforma fiscale del Regno Unito, è la banca svizzera Credit Suisse (CGSN) al centro delle ansie degli investitori globali, con le sue azioni che sono precipitate all'apertura dei mercati europei il primo giorno di negoziazione di ottobre. (Morningstar)

Sono consapevole che ci sono molte incertezze e speculazioni sia all'interno che all'esterno della banca, ha affermato Koerner. Credit Suisse, una delle più grandi banche al mondo e seconda solo a UBS in Svizzera, si trova in un momento critico. (L'AntiDiplomatico)

Lunedì le azioni della società svizzera di servizi finanziari Credit Suisse Group sono calate dell’11,5 per cento e le sue obbligazioni hanno toccato valori minimi da record. Sono entrambi segnali del fatto che i mercati hanno qualche perplessità sulle capacità della banca di realizzare il suo piano di ristrutturazione senza chiedere altri capitali. (Start Magazine)

Ieri Credit Suisse aveva vissuto un inizio di settimana drammatico, con il corso che in mattinata era sceso ancora di oltre l'11%, prima di riuscire a recuperare terreno e chiudere in calo di solo l'1%. (Corriere del Ticino)

Credit Suisse rischierebbe il default. (SoldiOnline.it)

Dopo il tonfo in apertura, che ha portato l’azione al minimo di 3,52 franchi (-11%), la quotazione è risalita – Brusa: Il corso è arrivato a livelli molto bassi, ormai il rischio è limitato, rimane cruciale la data del 27 ottobre (Corriere del Ticino)