La Musica nella Costituzione | Rockol MusicBiz

La Musica nella Costituzione | Rockol MusicBiz

Lo scorso 7 maggio, a margine della presentazione della ristampa per il quarantennale dell’album “Cuore” al Ministero della Cultura di Roma, Antonello Venditti ha lanciato la proposta di inserire la musica popolare contemporanea nella Costituzione della Repubblica Italiana . “Nessun governo ha mai pensato di tutelarla. Né questo né altri”, ha spiegato il cantautore: “Non può essere affidata ai talent, alle multinazionali o ad altro. (Rockol)

La notizia riportata su altre testate

DUE CARATTERISTICHE − Ausilio ieri ha parlato in lungo e in largo dell’Inter, Franco Ordine racconta le sue origini: «Il vero Ausilio per l’Inter e per Beppe Marotta di nome fa Piero. Lavora da una vita con i colori del club campione d’Italia. (Inter-News)

Nuovo imperdibile appuntamento settimanale sempre e solo su Inter-News.it. La redazione vi aspetta dal martedì al giovedì a partire dalle ore 18 in video sui nostri canali Facebook, YouTube e Twitch con Inter Chat. (Inter-News)

“Sloth Dance in Seoul” anticipa l’uscita dell’album prevista per inizio giugno. KamAak: ritorno discografico con il singolo “Slot Dance in Seoul” (Magazine)

La musica nella Costituzione? D'Annunzio l'aveva messa

Gianmarco Mazzi, Antonello Venditti In occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto, avvenuta martedì 7 maggio nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano e del Sottosegretario Gianmarco Mazzi, è stata avanzata la proposta di inserire la musica in Costituzione: “Se non ci fosse stata la musica popolare contemporanea – spiega Antonello – questo Paese non sarebbe com’è. (NT+ Diritto)

A 40 anni dall’uscita del disco “Cuore”, Antonello Venditti dà vita ad un progetto straordinario, live e discografico, per celebrare l’album che raccoglie brani diventati storia della musica italiana, nella loro attualità, ed inni generazionali come “Notte prima degli esami”. (tviweb)

«Rinuncerei a tutto quello che ho da dire solo per perorare questo mio volere, che la musica popolare contemporanea entri nella nostra Costituzione così come lo sono altre arti». Così il cantautore romano Antonello Venditti, in un incontro, martedì scorso al ministero della Cultura. (ilGiornale.it)