Questa volta o tutti o nessuno, in Europa e in Italia

L'HuffPost ESTERI

Non sono attesi miracoli, ma serietà degli impegni per unire la nazione, dopo la tragedia della pandemia , sì.

C’è voluto il Coronavirus per far compiere quel salto di qualità all’Unione europea che da tante parti e da tanto tempo invocavamo.

In Europa ha vinto il principio “non ci si salva da soli”.

Insomma solo se le storiche fratture tra le parti della nazione e il più moderno squilibrio tra i sessi troveranno il modo per cominciare a ricomporsi. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per ogni Stato vengono indicate il totale e la divisione fra sovvenzioni e prestiti. Ecco la stima dei principali beneficiari del Recovery Fund. (Il Sole 24 ORE)

Domani arriveranno le cifre della commissione, ma il piano von der Leyen sarà solo il fischio d'inizio di una partita ancora difficile da giocare. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presenterà a breve in Parlamento i dettagli (l'appuntamento è per le 13,30). (Notizie - MSN Italia)

E’ l’opinione di molti commentatori in Germania che hanno analizzato il piano presentato dalla Commissione Ue. Il piano di ricostruzione presentato ieri da Ursula von der Leyen è oggetto dei commenti dei principali quotidiani tedeschi, i quali si dividono nel giudizio ricalcando le posizioni assunte sul tema nelle settimane precedenti. (Startmag Web magazine)

Le risorse, infatti, dovranno essere utilizzate non solamente per il rilancio, ma soprattutto per modernizzare l’attuale sistema economico. Entrando più nel dettaglio, il recovery fund, sarà finanziato direttamente dai mercati tramite le emissioni di obbligazioni proprio da parte della Commissione europea. (Forbes Italia)

L’appuntamento è per oggi alle 13,30 quando il presidente dell’esecutivo europeo, Ursula Von der Leyen, di fronte al Parlamento Europeo in riunione plenaria alzerà il velo su quello che è stato ribattezzato dalla stampa il “piano Marshall”. (Wall Street Italia)

L‘Italia sarebbe il principale beneficiario, con ben 81,8 miliardi a fondo perduto e 90,9 a titolo di prestiti. Ben 500 verrebbero distribuiti a titolo di sovvenzioni a fondo perduto e 250 miliardi come prestiti. (Il Fatto Quotidiano)