Richard Serra, il gigante della scultura - Richard Serra, il gigante della scultura
Il mondo dell’arte dice addio a Richard Serra, gigante della scultura contemporanea celebre per i monumentali muri ricurvi di acciaio arrugginito che interagiscono con chi li ammira. Nato a San Francisco, Serra è morto di polmonite a 85 anni nella sua casa di Orient a Long Island. Le sue opere avevano la scala dei templi antichi, l’inscrutabilità di monumenti misteriosi come Stonehenge. Spazi distorti creati da inattese pendenze o curvature davano alle sculture un sapore mistico capace di spiazzare il visitatore che, per apprezzarle a fondo, doveva attraversarle o camminarci vicino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Protagonista indiscusso dell’arte contemporanea del secolo scorso, gigante del minimalismo, lo scultore statunitense che amava lavorare su operazioni kolossal in metal e site specific si è spento nella sua casa di Orient, New York, il 26 marzo a 85 anni a causa di una polmonite (ilmattino.it)
Era il 2004 e mi trovavo a Napoli. Il grande scultore è venuto a mancare e, ricevuta la notizia, immediatamente mi è tornata alla memoria questa sua realizzazione costituita di acciaio forgiato e dal peso di decine di tonnellate. (L'HuffPost)
Nato il 2 novembre del 1939, a San Francisco, Richard Serra è morto nella sua casa a New York il 27 marzo 2024, a seguito di una polmonite. A darne notizia è il suo avvocato, John Silberman. (Artribune)
L'adolescente era a bordo di un'Opel Astra guidata da un 28enne finito in codice rosso all'ospedale Santissima Annunziata. (Tarantini Time Quotidiano)
L’impatto è intenso. Nato a San Francisco il 2 novembre 1938, Richard Serra amava ricordare un evento saliente, vissuto da bambino. (Il Manifesto)
Giganteschi totem nel deserto del Qatar, o muri che dividevano le piazze statunitensi, o i labirinti e le spirali: come quelli tuttora visitabile al Guggenheim di Bilbao, o al LACMA di Los Angeles, e quello che, nel 2003 e 2004, ha occupato il centro di piazza Plebiscito a Napoli. (Rivista Studio)