Fumare all'aperto è sempre più vietato: cosa cambia nelle regole in Italia e nel mondo?

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Sempre più Paesi in tutto il mondo ideano norme per diminuire la dipendenza dal tabacco, sia dalle sigarette tradizionali che dallo svapo, che si fanno sempre più stringenti. Dopo l'ultima stretta a Torino sul divieto di fumare all'aperto, che ha già fatto molto discutere, ecco qual è la situazione in Europa e nel mondo, dalle restrizioni più soft ai casi più "drastici". D'altronde, come illustrato nel video sottostante, ridurre le occasioni di fumare porta notevoli benefici, soprattutto quando sono in crescita i tassi di fumatori tra le nuove generazioni. (alfemminile.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Il divieto non si estende alle sigarette elettroniche. (Fanpage.it)

Il Comune del capoluogo piemontese ha introdotto il divieto di fumare sigarette all’aperto, a meno che non vi sia una lontananza di 5 metri dalle altre persone, o un consenso delle stesse. Tutto ciò riguarderà coloro che, ad esempio, attenderanno i bus alle fermate, quanti parteciperanno ad una manifestazione, o stazioneranno in parchi e luoghi all’aperto, come i bar. (ByoBlu)

PUBBLICITÀ Non sarà, infatti, possibile fumare in presenza di donne in gravidanza e all’aperto. Soltanto ad una distanza di 5 metri da altre persone è l’attuale condizione che svia il divieto concedendo ai fumatori più fedeli “un po’ d’aria” da questa nuova legge. (Internapoli)

Mentre il parlamento britannico vota a favore del piano di governo che punta a istituzionalizzare una generazione “smoke-free“, con un disegno di legge annunciato dal primo ministro conservatore Rishi Sunak lo scorso anno, e che renderà illegale la vendita di sigarette e quant’altro affine a chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2009, a Torino si comincia a prendere le misure col divieto di fumo all’aperto ad una distanza inferiore di 5 metri da altre persone. (Secolo d'Italia)

"La delibera del Comune di Torino approvata in Consiglio, che peraltro non abbiamo ancora avuto la possibilità di vedere", spiega Vincenzo Nasi, presidente dell’associazione torinese dei pubblici esercizi Epat Ascom, "pone il divieto di fumo 'in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto ad una distanza inferiore di 5 metri da altre persone, senza il loro consenso esplicito': questo significa includere anche i dehors dei ristoranti e dei locali. (TorinOggi.it)

La norma è contenuta nel Regolamento per la qualità dell'aria del Comune approvato nel 2020. Tra meno di un anno, quindi, sarà tra le prime città a essere totalmente smoke free, superando a destra i recenti provvedimenti di Torino, dove si è appena deciso di introdurre il divieto di fumo a meno di 5 metri da altre persone. (Corriere Milano)